Ragusa, la crisi "nera" del mercato del latte "Ora puntiamo alla trasformazione"

RAGUSA. Riconversione aziendale con la trasformazione dei prodotti lattiero caseari. In un momento in cui il mercato del latte segna una crisi irreversibile. Una proposta, quella della Coldiretti, che punta alla tipicità del territorio con alcune eccellenze di rilievo. «Occorre guardarsi attorno e capire realmente cosa fare – spiega Saro Biazzo, presidente della Coldiretti di Ragusa - il mercato del latte segna una crisi senza precedenti dettata da fattori esterni che hanno creato instabilità all’interno della fiilera e condizioni di mercato non più sostenibili per le aziende zootecniche ragusane. I fondi comunitari, all’interno della programmazione del piano di sviluppo rurale, offrono alcuni spunti di riflessione interessanti».


L’azienda Bubalus, da anni, ha puntato con coraggio alla riconversione aziendale con le bufale per la produzione di latte e la trasformazione dei prodotti caseari. «Non ci sono i margini per poter pensare alla trasformazione del latte - aggiunge Giovanni Tuminello, imprenditore agricolo - I costi per la realizzazione di un impianto a norma sono esorbitanti. Si deve pensare, semmai, ad un’unica struttura per la trasformazione del latte». Il mercato del latte è in dirittura d’arrivo. «Lo avevamo intuito nel 2009 - aggiunge Tuminello - quando, armati di coraggio e di tanta inesperienza, insieme ad alcuni amici, abbiamo pensato alla dismissione dell’azienda di vacche da latte puntando tutto sulle bufale». Intanto l'atteso confronto sul prezzo del latte si terrà a Palermo la prossima settimana.


Alla presenza del commissario straordinario della camera di commercio, Sebastiano Gurrieri, e delle organizzazioni sindacali. Un "vertice" con la grande distfribuzione per addivenire ad un prezzo equo per i singoli produttori e per il rafforzamento della filiera del latte con i prodotti d'eccellenza che potranno essere inseriti nelle mense scolastiche e negli ospedali. Il prezzo del latte pari a 38 cemtesimi al litro, costo stalla, continua a non esser remunerativo rispetto ad una attività, quella agricola, che vede sempre di più, di anno in anno, crescere i costi di produzione.