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Naufragio di Scicli, annullato l'arresto dei cinque presunti scafisti

RAGUSA. Il Gip di Ragusa ha convalidato soltanto l'arresto di due dei sette scafisti fermati il 1 ottobre scorso da polizia, carabinieri e guardia di finanza, all'indomani dello sbarco in cui annegarono 13 migranti sulla spiaggia durante uno sbarco a Scicli.


Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la scarcerazione di cinque siriani, di età compresa tra i 25 e 32 anni, ritenendo credibile la loro tesi di avere soltanto collaborato alla navigazione del peschereccio, sul quale erano in qualità di passeggeri.


Contro questa decisione la Procura di Ragusa ha annunciato presenterà ricorso al Tribunale del riesame di Catania. Restano invece in carcere, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte e lesioni come conseguenza di un altro delitto, i due egiziani bloccati dopo lo sbarco: Adel Mouhamed Arafat, di 33 anni, e Fakhri Mouhmed, 28. Il peschereccio, secondo la ricostruzione dei circa 180 sopravvissuti, sarebbe partito il 24 settembre da Tripoli, in Libia, e ogni passeggero avrebbe pagato circa 2.000 euro a testa per potere compiere il viaggio della speranza.


Il natante si è arenato a 50 metri dalla spiaggia di Scicli e in molti si sono buttati in acqua per raggiungere la riva, pensando si toccasse. Invece sono caduti in una 'seccà profonda diversi metri annegando. Alcuni sono stati salvati da turisti e bagnanti e da un sottufficiale dei carabinieri in servizio, tra i primi ad arrivare sul posto.

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