Ragusa

Mercoledì 27 Novembre 2024

Scicli, carabinieri tornano in municipio Acquisiti documenti su ordine della Dda

SCICLI. Altro “prelievo” di carte ieri mattina al palazzo municipale di Scicli da parte dei carabinieri della Compagnia di Modica nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura Distrettuale antimafia di Catania su presunte infiltrazioni mafiose al comune sciclitano. I militari dell'Arma, secondo indiscrezioni, avrebbero richiesto altra documentazione riguardante settori delicati come la ragioneria e gli uffici tributi. Continua senza sosta l'attività investigativa della Dda che ha disposto lo scorso 3 settembre il sequestro di atti prodotti dagli uffici ecologia, sviluppo economico e polizia municipale. Si lavora senza sosta per accertare se realmente ci sarebbero legami fra la malavita locale, gli amministratori, i consiglieri e la politica. E mentre gli inquirenti sono impegnati a spulciare le carte c'è chi chiede chiarezza su quanto sta accadendo. Il coordinatore del Partito Democratico, Armando Cannata, con una lunga nota, parla di apertura di una nuova pagina buia per la comunità sciclitana dopo quello scioglimento per mafia degli organismi istituzionali risalente al 17 luglio del 1992 (poi annullato dopo il ricorso).
“Perché un’inchiesta della Dda di Catania, su una presunta consorteria criminale che non risparmierebbe ambienti politici e amministrativi del nostro ente, non passi come una vicenda ordinaria della storia recente di Scicli, come Pd chiediamo che si faccia luce sui fatti indicati dagli organi di stampa che riguarderebbero l’appalto dei rifiuti negli ultimi anni, ma anche di indebite influenze sul corretto svolgimento delle ultime due campagne elettorali o condizionamenti nell’assegnazione di spazi nel mercato cittadino e quant’altro – afferma Cannata - sebbene diamo atto al sindaco di definirsi “tranquillo” rispetto all’inchiesta in questione e “fiducioso nell’azione della magistratura”, chiediamo di conoscere dall’Amministrazione in carica quali sono i termini ufficiali delle contestazioni che vengono mossi a parte della classe dirigente del nostro Comune e che hanno portato alle perquisizioni del Municipio negli ultimi giorni”.
Il sindaco Franco Susino dovrebbe riferire, secondo Cannata, al Consiglio comunale: “che il primo cittadino renda noto se vi sono delle contestazioni che vengono mosse a singoli consiglieri o amministratori e se qualche esponente politico o amministrativo sia oggetto dell’inchiesta della magistratura – conclude il coordinatore cittadino del Pd – evitando di esporre la città alla pubblica gogna di etichette già indebitamente sopportate”.

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