RAGUSA. Ha un nome il giovane travolto ed ucciso da un furgone quattro giorni fa a Catania. Il tatuaggio sul collo ha permesso di poterlo riconoscere. Si tratta di Emanuele Cutrone 32 anni originario di Acate ma residente a Vittoria anche se da qualche anno abitava presso una comunità di Pedalino. Il giovane è stato travolto e ucciso, intorno alle 6.30 dello scorso venerdì, da un furgone mentre stava attraversando l'asse dei servizi, il tratto di strada che conduce al centro commerciale Le Porte di Catania. Il pedone è morto sul colpo. Difficile poter capire chi fosse visto che era sprovvisto di documenti. Per tutti questi giorni è rimasto all’obitorio dell'ospedale Garibaldi in attesa che qualcuno lo potesse cercare. Moro, occhi scuri, di corporatura media, al momento dell’impatto era a torso nudo cosa che ha fatto pensare dapprima a qualche straniero che magari aveva trovato alloggio temporaneo nella zona attorno all'Asse dei Servizi. Sulla dinamica poco chiara dell’incidente sta indagando la polizia municipale di Catania. La strada che si trova nei pressi della Tangenziale lo ricordiamo è quasi priva di illuminazione. Non si esclude quindi che il conducente del furgone non si sia accorto che qualcuno stesse attraversando la carreggiata. L’impatto come detto è stato fatale. La presenza del tatuaggio sul collo della vittima, raffigurante uno scorpione, è stato l’elemento che ha permesso ad alcune persone di poterlo riconoscere. Ora si stanno avviando tutte le procedure per il rilascio della salma ed il suo ritorno a Vittoria. Intanto la Procura di Catania ha aperto un fascicolo. Da accertare infatti le responsabilità del conducente del mezzo accusato di omicidio colposo.