RAGUSA. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due presunti scafisti. L’accusa mossa dalla Procura distrettuale antimafia è quella di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due sono accusati anche della morte di due pakistani lasciati cadere in mare senza soccorrerli. Il mese scorso i due erano stati posti sotto fermo di polizia in quanto ritenuti gli scafisti dello sbarco dell’8 agosto scorso. La Procura distrettuale ha già chiesto al Gip il confronto all’americana degli immigrati arrivati in Italia l’8 agosto e gli indagati. L’incidente probatorio si terrà venerdì. Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa - che hanno condotto le indagini - contestano ai due stranieri anche l’aggravante di aver messo in serio pericolo la vita dei 110 migranti, trasportati su un gommone in pessime condizioni e rimasto, peraltro, in avaria in mare aperto. Gli indagati sono Hamada Ayoudi, nato in Libia, 23 anni, pregiudicato per diversi reati commessi in Italia, già arrestato dalla Polizia di Stato nel 2011 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani e Mouhamed Ahmed Mokhar Ahmed, nato in Egitto, 24 anni, che non ha nominato legale di fiducia. I due fermi e le ordinanze adesso sono arrivati al termine delle indagini svolte dagli uomini appartenenti alla sezione specializzata “criminalità extracomunitaria” della Squadra Mobile di Ragusa e di personale dell’Ufficio Immigrazione. Sin dai primi momenti dello sbarco i sospetti ricadevano subito sugli arrestati, ma inizialmente da parte delle vittime non vi era collaborazione per la troppa paura; i migranti avevano infatti ricevuto minacce di morte durante la traversata e all’interno dello stesso centro, dai due criminali se avessero parlato con la Polizia.
Sbarchi, ordine di carcerazione per 2 presunti scafisti egiziani
Erano stati fermati il 20 agosto dalla Mobile. Venerdì l’interrogatorio
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