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Questionario su Punta Secca, i turisti: «Migliorare i servizi di accoglienza»

SANTA CROCE. I luoghi di Montalbano. Migliaia di visitatori nel borgo di Punta Secca. Un’estate ricca di presenze di turisti che hanno voluto immortalare per un giorno la casa del commissario. L’associazione no profit «I love Punta Secca» ha voluto raccogliere in un questionario le richieste e le criticità segnalate dai turisti. Il questionario sarà consegnato nei prossimi giorni alla Confcommercio e all’amministrazione comunale. «Si tratta di un sondaggio tra i tanti fruitori di uno dei borghi più belli del litorale – spiega Paola Zisa, componente dell'associazione ”I Love Punta Secca” -. per capire quali sono le aspettative, le richieste, gli aspetti positivi ma in modo particolare i disservizi». Emerge una grande attenzione verso la borgata con spiagge libere e fruibili. L’aspetto più critico sono i servizi di accoglienza, un punto informativo, e un parcheggio più accogliente e meno caotico.


«Siamo particolarmente soddisfatti per il lavoro che l’associazione no profit ha svolto durante tutto il periodo estivo – aggiunge Zisa -. Il gazebo informativo, in piazza Montalbano, proprio accanto alla casa del commissario, è stato letteralmente preso d’assalto. Abbiamo realizzato un totem sulla storia della borgata con una breve descrizione in inglese, tedesco, francese e italiano. Si tratta di un progetto in itinere che potrà essere arricchito di tante altre iniziative. La prossima estate ci saranno, sicuramente, tante altre novità. Con il contributo non solo dell’associazione ma di tutti i commercianti di Santa Croce e Punta Secca. L’invito è rivolto a tutti».


Non solo materiale divulgativo ma una guida che possa accompagnare i tanti turisti e visitatori in giro per Punta Secca. Un’associazione no profit che non ha chiesto alcun contributo alla pubblica amministrazione. «È stata una vacanza indimenticabile – raccontano Renato e Simona Lobelli, due turisti laziali in vacanza nel ragusano - le spiagge meravigliose, trovare arenili fruibili e liberi senza ulteriori costi oramai è una rarità in questo paese. Altro aspetto positivo è la cucina tipica mediterranea con tante prelibatezze che abbiamo potuto degustare in uno dei ristoranti di Punta Secca». Curiosità ma anche un pizzico di nostalgia per la fiction televisiva.


«Il borgo è totalmente diverso molto caotico con troppe unità abitative costruite fin dentro il demanio – aggiunge Silvana Todeschi - nella fiction emerge una Punta Secca totamente diversa. Il nostro suggerimento è rivolto agli amministratori a preservare da ulteriori scempi un patrimonio inestimabile».

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