RAGUSA. Seguiranno altri incontri a quello tenuto ieri mattina nell'aula consiliare di Pozzallo, alla presenza del prefetto di Ragusa, del questore, del sindaco e dei maggiori esponenti delle forze dell'ordine. Tutti centrati sull'accoglienza e gestione degli immigrati presso il Cpt, e la sicurezza in città. Dal primo tavolo tecnico intanto emersi alcuni punti fermi, anche se di fatto la lenta trasformazione del centro di primo soccorso in centro di accoglienza permanente sta divenendo una realtà fisiologica legata all'aumento degli sbarchi con problemi di convivenza interna per la presenza di etnie spesso in contrasto tra di loro. «Il centro sta cambiando pelle per necessità - ha spiegato il questore di Ragusa - è chiaro che nei momenti di sovraffollamento si cerca di compensare se non c'è disponibilità in altri centri. Comunque sia c'è sempre il massimo impegno, anche con trasferimenti singoli, per guardare alle etnie degli ospiti per evitare contrasti». Dal ministero degli Interni in arrivo già nelle casse comunali, attraverso la Prefettura, 100 mila euro per la gestione di queste emergenze anche se l’ente ne avanza ancora altri 200 mila circa. Ma occorrerà attendere. In arrivo anche l'ok per la ristrutturazione del Palazzetto dello sport. Opera che resterà comunque alla città, ma che in caso di emergenze potrà servire quale sede secondaria per accogliere i migranti. Ma per i fondi utili non si hanno però certezze. Non ha avuto l'avallo della Prefettura invece la possibile realizzazione di un centro più grande per ”problemi collaterali” anche legati alla vigilanza e a possibili episodi di intolleranza in città. «Stiamo facendo il massimo sforzo - ha spiegato il prefetto - ora possiamo solo chiedere al ministero di farsi carico delle spese per i trasferimenti dei minori presso centri autorizzati». La permanenza dal 15 luglio scorso di 70 minori, tra cui 20 egiziani, è infatti una delle preoccupazioni maggiori, ed è compito del Comune trovare per loro una sistemazione. Si è parlato poi di ”inopportunità di dichiarazioni alla stampa che creano ripercussioni”. Chiesto allora con fermezza da Prefettura e Questura un coordinamento con la Prefettura, come organo governativo, per veicolare e verificare le notizie. Dal primo cittadino la rassicurazione allora che non ha ”mai parlato di Pozzallo nelle mani dei migranti”. Ferma poi la richiesta di più controlli e volanti sul territorio, soprattutto dopo le 22 quando non c'è il servizio della polizia municipale. Ma per questo aspetto occorrerà attendere, appunto, un nuovo prossimo incontro.
Accoglienza per i migranti a Pozzallo Arrivano le risorse per l’emergenza
Incontro ieri al Comune con le forze dell’ordine: dal ministero dell’Interno 100 mila euro destinati al centro
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