RAGUSA. Un atto di coraggio con una chiara inversione di tendenza. Investire risorse economiche per tutelare un patrimonio inestimabile, le spiagge libere, proteggendole dall’erosione del mare. Iniziando dalla spiaggia di Punta di Mola, in territorio di Ragusa, il cui arenile è stato inghiottito dalle mareggiate. Il presidente della Fiba, federazione italiana balneari, aderente alla Confcommercio, Antonello Firullo, parla di una vicenda drammatica che rischia di cancellare chilometri di spiagge. «In altre realtà del nord italia - spiega Firullo - i comuni rivieraschi hanno investito sul loro futuro. Prelevando la sabbia a due chilometri dalla costa attuando il cosidetto ripascimento morbido. A Marina di Ragusa non c’è tempo da perdere. Il mare ha cancellato intere porzioni, dal circolo velico alla spiaggia della Mancina fino a Punta di Mola. Il comune, intanto, può richiedere alla regione un intervento urgente, definito R4, per l’erosione totale della costa. I tempi della burocrazia si scontrano con le esigenze oggettive di intervento». Il presidente dei balneari invita tutti gli operatori turistici ad un tavolo di confronto. «L’amministrazione ha dimostrato di essere sensibile alla problematica – Firullo - ma serve un atto di coraggio. Investire sulle spiagge significa salvaguardare il proprio futuro. Marina, tra l'altro, è stata insignita anche quest'anno della bandiera blu. Il Comune, con il sindaco Piccitto ha mostrato particolare interesse». I villeggianti di Punta di Mola e del villaggio Santa Barbara sono preoccupati. «La mareggiata ha portato via buona parte della spiaggia -. racconta Maria Tumino – sono emerse dal fondale le pietre e gli scogli. Per fare il bagno occorrono le scarpe di protezione. Chediamo al Comune un intervento immediato, a partire dal prossimo inverno, altrimenti il turismo balneare sarà definitivamente compromesso». Il ripascimento costiero è un argomento che ha assunto una grande importanza per la necessità del ripristino artificiale delle condizioni preesistenti o ideali di tratti sabbiosi, attraverso l'azione di riporto di volumi di sabbia con le stesse caratteristiche del sito. «Sulla spiaggia di Punta di Mola - aggiunge Carmela Iacono - in questi anni non si è fatto nulla. Adesso l'erosione ha spazzato l'ultimo tratto dell'arenile e sono emerse dal fondale grosse pietre e scogli. La spiaggia, di fatto, è off limits». Il consigliere comunale del novimento 5 stelle, Massimo Agosta, parla di interventi a medio e lungo termine. «La protezione delle spiagge deve essere al centro dell’attenzione di qualunque amministrazione – dice – il comune con il sindaco e l’intera giunta sono pronti ad intervenire adottando tutte le misure necessarie attraverso un'azione coordinata con la Regione e la Capitaneria di Porto».