COMISO. Bilancio a Comiso, tra difficoltà ed intoppi. Anche la seconda seduta, convocata per l’approvazione dei bilanci riequilibrati 2011 e 2012, si è risolta in un nulla di fatto ed è stata rinviata al 9 settembre.
Ieri sera, la maggioranza ha presentato due emendamenti, allegando i bilanci delle istituzioni Fiume ed Isproa, che non erano stati inclusi e che sono stati approvati dalla giunta solo ieri. Il giorno prima, i 12 consiglieri di maggioranza avevano presentato un altro emendamento al bilancio pluriennale, con uno spostamento di 401.000 euro, necessari per coprire l’ammortamento di una quota di un’anticipazione di 3.899.000 euro, concessa lo scorso anno dallo Stato. In aula, la stessa maggioranza ha chiesto di rinviare i tempi per l’approvazione del bilancio per permettere di far decorrere il termine di otto giorni per il deposito dell’emendamento. Il regolamento prevede infatti che un emendamento non può essere discusso e approvato prima di otto giorni dalla sua presentazione. In aula, il segretario generale Antonello Fortuna ha spiegato di aver avuto un’interlocuzione con gli uffici del ministero per spiegare la situazione del comune di Comiso.
«Comiso – ha spiegato Fortuna – è in una situazione simile a quella di Alessandria, anch’esso comune in dissesto e con una situazione simile alla nostra. Ho spiegato ai funzionari che il termine di 60 giorni, concesso a partire dal 24 giugno, per l’approvazione dei bilanci 2011 e 2012, cozza con le difficoltà legate ai tempi di insediamento della nuova amministrazione e del nuovo consiglio. I due bilanci sono stati approvati dalla giunta il 6 agosto e pubblicati l’8. Bisogna rispettare i tempi di pubblicazione. Idem per gli emendamenti, per i quali dobiamo rispettare i tempi prima dell’approvazione, altrimenti si rischia di invalidare l’atto. Dal ministero hanno convenuto che è così».
Tutto sembrava pronto per un rinvio al 3 settembre, il consigliere di minoranza Giorgio Assenza ha fatto rilevare che i bilanci Isproa e Fiume sono stati approvati oggi, non sono ancora noti e non sono stati ancora pubblicati (si tratta di atti formali perché le istituzioni sono state soppresse ed il bilancio è pari a zero). Per questi atti, serve il deposito di 15 giorni. Il consiglio ha quindi deciso, su proposta del presidente Gigi Bellassai, di rinviare l’approvazione al 9 settembre. I consiglieri di minoranza si sono astenuti.
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