RAGUSA. «L'estate sta finendo e un anno se ne va sto diventando grande lo sai che non mi va. Così scandiva il successo dei Righeira del 1985. Invece per chi vive l'accessibilità come condizione discriminatoria il testo potrebbe essere modificato in questo modo: L'estate sta finendo e sono ancora qua, guardo gli altri fare il bagno, non è una novitá». Il Comitato contro la barriere architettoniche denuncia lo stato di inaccessibilità delle spiagge di Marina per i portatori di handicap.
«Mentre in Svizzera si realizzano 460 chilometri di passeggiate montane senza barriere, a Marina di Ragusa - si legge in una nota -, si realizzano i lungomare privi di accessibilità in spiaggia per i disabili e, dove questa preesiste, si pensa bene di non munire la spiaggia di pedane per l'accesso al mare». Il comitato aggiunge: «L'unico accesso pubblico alla spiaggia per i disabili esistente è quello che da piazza Torre, che passa a fianco i bagni pubblici. Peccato che questo non serva per portare i disabili al mare come recita la legge, ma bensì a fare il salto verso il vuoto. E con un salto di oltre 20 centimetri chi acrobaticamente intendesse utilizzarlo si ritrova in spiaggia, ma affossato nella sabbia asciutta e soffice che il nostro litorale ci regala». Un disagio quindi che non è stato superato in questa stagione estiva nella zona balneare.
Secondo il Comitato fa notizia il mancato svolgimento del palo a mare ”invece non fa alcuna notizia il fatto che grazie a qualche bella testa pensante, anche quest'anno i disabili ragusani sono stati costretti a dirottare la propria attenzione verso altri lidi marini”.
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