Ragusa

Martedì 30 Aprile 2024

Ragusa, indennizzi per gli agricoltori, la Cia: sbloccare gli 80 milioni

RAGUSA. I fondi sono stati dirottati altrove. Presi in "prestito" dalla Regione in uno dei capitoli di bilancio da "sanare". Gli indennizzi del ciclone Athos, per i danni alle strutture e agli impianti serricoli, del ragusano, erano pari a 80 milioni di euro. Fondi già stanziati dal governo nazionale alla regione. La Cna, con il presidente Francesco Tolaro, lancia l'allarme. «Siamo in attesa di capire quando saranno sbloccati i fondi - spiega -già stanziati dal governo per le aziende agricole ragusane che sono stati devastate dal ciclone athos nel mese di marzo del 2012. Molti imprenditori hanno dovuto anticipare parecchie risorse per rifare gli impianti serricole e le strutture aziendali e avviare la nuova campagna agraria». Al danno si aggiunge la beffa. «Le risorse erano state deliberate dal governo nazionale –tiene a precisare il presidente della Confederazione italiana agricoltori - ma il governo regionale le ha prese in prestito in uno dei capitoli della finanziaria regionale. Siamo preoccupati per il futuro del comparto e dell’economia della provincia di Ragusa». il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo, lo scorso mese di giugno, aveva chiesto chiarimenti alla Regione.«Sarebbe opportuno - ha detto Minardo - chiarire quali motivi impediscono di avviare i pagamenti alle aziende che attendono gli aiuti da circa sette mesi considerato che tutte le pratiche dal punto di vista burocratico risultano chiuse senza rilevanze particolari e che lo Stato ha già trasferito le somme all’assessorato regionale all’Agricoltura. Sarebbe opportuno capire cosa effettivamente impedisce l’avvio dei pagamenti e perchè non si agisce con tempestività». Per il deputato del Pdl è “urgente dare sollievo al comparto, il settore è vessato continuamente ed ha bisogno di forte sostegno, non dimentichiamo che ai danni causati dal ciclone Athos del marzo 2012 si sono aggiunti quelli della violenta grandinata del gennaio di quest’anno». M.D.G.

leggi l'articolo completo