SANTA CROCE CAMERINA. Il provvedimento è rimasto in vigore solo poche ore. L’area di sosta temporanea, limitata a 30 minuti, di via Pietro Nenni, a Punta Secca, era stata voluta dall’amministrazione, per venire incontro alle esigenze dei commercianti. «È davvero paradossale quello che è accaduto – racconta Franco Tedesco, un turista in vacanza - ho lasciato la macchina posteggiata solo pochi minuti, con il disco orario, al rientro nom ho trovato più la tabella. Fortunatamente i vigili sono stati clementi». Il leader del movimento «Tutti per Santa Croce», Piero Mandarà, parla di una scelta assolutamente infelice. «È un’amministrazione debole - racconta - che non tiene conto delle esigenze degli operatori commerciali. È stata voluta per compensare alcune indicazioni da parte degli esercenti, sulla Ztl, ma ancora una volta è prevalso l’interesse di pochi residenti che non vogliamo le auto di altri cittadini posteggiate dinanzi casa». La zona a traffico limitata, a Punta Secca, doveva dare man forte all’economia turistica di Santa Croce ma il provvedimento ha creato malumore tra gli esercenti e i villeggianti. «È stato un fallimento annunciato – tuona il leader del movimento politico Noi Ci Crediamo, Giovanni Barone – dopo un periodo di sperimentazione sarebbe stato opportuno riaprire al transito, al mattino, la piazza e consentire agli avventori di usufruire degli esercizi commerciali anche per una breve sosta. Creare uno scontro tra gli esercenti e l’ammimistrazione vuol dire arrecare ulteriori danni ad un economia già gravemente compromessa». Gli operatori commerciali parlano di una siuazione oggettivamente difficile. «Il mare ha spazzato via buona parte dell’arenile - aggiunge Nunziata Ciavorella -. la mia attività rischia di essere definitivamente compromessa. Servono interventi urgenti, in mare, per mettere in sicurezza l’intero arenile». Savero Schembari, aggiunge che ”le presenze dei turisti sono aumentate la zona a traffico limitata ha influito in maniera marginale sulla mia attività. Mi auguro cher Punta Secca possa diventare un borgo accogliente con tutti i servizi necessari».
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