SCICLI. Adottato in Consiglio comunale nella seduta del 9 febbraio scorso, modificato il 16 luglio, sarà ora oggetto di studio da parte di una commissione di inchiesta istituita unanimanente dalla civica assise. Per compiti ed organigramma i consiglieri di maggioranza hanno trasmesso al presidente del Consiglio, Vincenzo Bramanti, la proposta di deliberazione che dovrà passare al vaglio dell'aula. A firmarla i consiglieri comunali Claudio Caruso, Marco Causarano, Giampaolo Aquilino e Vincenzo Giannone, del gruppo del Partito democratico, Guglielmo Ferro e Bernadetta Alfieri, «Scicli Bene Comune», Bartolo Ficili, Giorgio Vindigni, Guglielmo Scimonello del gruppo Misto, Rocco Verdirame del gruppo «PdS-Mpa».
Il piano di riequilibrio finanziario e le sue modifiche, quindi, passeranno nuovamente ”ai raggi x” per conto di una commissione che sarà incaricata di ”accertare fatti, atti e provvedimenti relativi all'adozione del Piano di riequilibrio finanziario ed in particolare l'analisi di eventuali misure correttive adottate, o da adottare, in considerazione dei comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria e del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità interno accertati dalla competente sezione regionale della Corte dei conti, individuando - sin d'ora - il termine del 31 di agosto per presentare una prima relazione propedeutica all'approvazione del redigendo bilancio 2013”. Dettano, quindi, anche i tempi i dieci consiglieri di opposizione che vogliono una ”puntuale ricognizione, con relativa quantificazione, dei fattori di squilibrio rilevati, del disavanzo di amministrazione risultante dall'ultimo rendiconto 2012 approvato e di eventuali debiti fuori bilancio ma anche l'individuazione di tutte le misure necessarie per ripristinare l'equilibrio strutturale del bilancio”.
L'ambito di indagine guarderà anche ”alla corrispondenza di aliquote o tariffe dei tributi locali ed a vigilare, con i proventi della relative tariffe, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto e poi ancora a svolgere funzione di controllo sulle dotazioni organiche e sulle eventuali assunzioni di personale e ad effettuare una rigorosa revisione della spesa”. Della Commissione d'inchiesta, che durerà in carica 6 mesi, con una eventuale proroga di 3, faranno parte, in maniera paritetica i rappresentanti dei gruppi consiliari presenti ed il coordinatore sarà designato, in aula, con nomina palese.
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