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Calano le presenze turistiche a Ragusa «Mancano servizi e trasporti adeguati»

Gli operatori tracciano un bilancio. Occhipinti: «Destinare le somme della tassa di soggiorno ad un consorzio»

RAGUSA. Vacanze last minute con una buona presenza di turisti stranieri. Mancano le famiglie e i gruppi organizzati provenienti dall’Italia. Una vacanza mordi e fuggi nelle strutture ricettive presenti in città. I turisti lamentano la pessima organizzazione dei trasporti soprattutto tra le due parti della città.
«È un momento difficile – dice Luciano Giannone, presidente dei Tassisti aderenti a Confcommercio Ragusa – in linea con la situazione economia in atto in molti paesi d’Europa. Il periodo delle ferie si è notevolmente ridimensionato e la presenza di vacanzieri italiani, in questo scorcio d’estate, è molto bassa». Gli operatori turistici del centro storico di Ragusa superiore, nonostante tutto, guardono con fiducia al futuro.
«In termini percentuali – racconta Andrea Galli, direttore di una struttura ricettiva del centro storico – dal 2011 al 2013 abbiamo un calo di presenze di turisti italiani pari al 50 per cento. Di contro la percentuale dei turisti stranieri è aumentata del 230 per cento. La tipologia del nostro ospite, in una struttura a 5 stelle, è totalmente diversa rispetto alle altre realtà. I nostri turisti, del nord Europa e della Russia, amano molto le città d’arte e il divertimento, la movida. Per l’arte, la cultura e il mare abbiamo veramente tanto da offrire. Per la movida, ad eccezione di Marina, sinceramente poco o nulla». Una città turisticamente appetibile con tante criticità. «Sono positivo per natura - aggiunge Galli - ci sono tante cose buone, vedi la pedonalizzazione di via Roma, e le attività commerciali di via Coffa. Sinceramente mi aspetto ben altro dalla pubblica amministrazione. Per esempio collegamenti più efficienti tra Ragusa superiore e Ibla e cartine turistiche multilingue».
I turisti apprezzano molto il barocco e il mare. «È stata una vacanza indimenticabile - spiega Roby Custan, un turista inglese in vacanza con la moglie – non potrò dimenticare la meravigliosa cucina, le focacce farcite e la pasta fatta in casa. Un posto bello, accogliente, peccato per la qualità di alcuni servizi che andrebbero migliorati». Destinare le somme incamerate dalla tassa di soggiorno ad un consorzio che possa raggruppare tutti gli operatori turistici della città. «È una proposta fattibile – spiega Giovanni Occhipinti, vice presidente di Federalberghi – l’unica percorribile come hanno fatto in altre realtà della provincia. Ad oggi la situazione economica difficile incide e di molto sulle vacanze degli italiani.
Nonostante le buone promozioni e le offerte in alcune strutture ricettive». L’unica nota positiva la buona presenza di stranieri in alcune realtà. Vedi il il club Med e l’operatività dell’aeroporto di Comiso. «Su quest’ultima realtà dobbiamo puntare molto – afferma Occhipinti - migliorando e di molto l’organizzazione dei servizi nel senso pù ampio del termine».  

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