RAGUSA. «È maturo il tempo per fare valutazioni e scelte chiare e risolutive per il futuro dell'università in provincia». Il direttore della scuola «Stagno D'Alcontres» di Modica, sede decentrata del corso di laurea in Scienze del servizio Sociale, Gian Piero Saldino, invita le amministrazioni locali ad assumere responsabilità improrogabili che ormai solo ad esse competono. «Forse per la prima volta, c'è il rischio serio e reale che l'esperienza universitaria in provincia di Ragusa, dopo 20 anni, si concluda tristemente per una certa insensibilità delle istituzioni pubbliche locali, più che per una mancanza di risorse finanziarie che hanno peraltro già subito una corposa contrazione. Il Consorzio universitario Ibleo – dice Saladino - dal quale dipende il futuro della Facoltà di Lingue di Ragusa (in convenzione con Catania) e del corso di Laurea in Scienze del Servizio sociale di Modica (in convenzione con Messina), nonostante i notevoli tagli ai costi di gestione, è oberato da una situazione debitoria insostenibile, che è però conseguenza non più tanto di un problema di equilibrio fra entrate e uscite, quanto piuttosto dei ritardi nel trasferimento delle risorse finanziarie già previste in bilancio dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni di Ragusa, Modica e Vittoria. Questi, incomprensibilmente, non hanno ancora liquidato i loro debiti pregressi, formalizzando o minacciando il disimpegno e non riuscendo ad assumere una decisione di corresponsabilità univoca e definitiva per il futuro». Per quanto riguarda il corso di laurea in Scienze del Servizio sociale opera tuttora, in questo contesto problematico, con risultati ugualmente apprezzabili: 181 studenti iscritti nell'anno accademico 2012-2013, di cui 140 della provincia (49 di Modica, 42 di Ragusa e 14 di Vittoria); 627 laureati, di cui 44 nell'ultimo anno. Saladino aggiunge: «Siamo fiduciosi che il commissario straordinario della Provincia e i sindaci di Modica e Ragusa, ma anche di Comiso e Vittoria, vogliano prendere a cuore, con la necessaria priorità, la questione universitaria in provincia, liquidando i debiti pregressi e definendo un assetto stabile dell'offerta universitaria». G.N
L’università rischia di sparire: «Gli enti trasferiscano i fondi»
L’invito di Saladino alle amministrazioni locali: «Assumetevi le vostre responsabilità»
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