SCICLI. Impegni assunti poche settimane fa nel corso della seduta aperta del Consiglio comunale. Impegni che intende mantenere a dimostrazione dell'affidabilità e della coerenza con cui sta lavorando al servizio della sanità iblea. Visita a sorpresa ieri mattina all'ospedale Busacca di Scicli da parte del commissario straordinario dell'Asp 7 di Ragusa, Angelo Aliquò. Un pacchetto di ”sopralluoghi” per capire lo stato dei lavori di riordino strutturale del presidio sanitario e per individuare i tempi che occorreranno per l'avvio di importanti servizi. Le promesse di Aliquò sembrano essere distanti da quelle del classico marinaio; anzi sembrano prossime a concretizzarsi. Ieri è stato al «Busacca» per organizzare la prossima riapertura del servizio dialisi in cui spera la comunità.
Il commissario, forte della constatazione che parecchi lavoratori specializzati nel servizio di dialisi sono del posto, ha deciso di riportare in tempi brevi il centro di cura ed assistenza ai dializzati. Angelo Aliquò, nella stessa mattinata, ha visitato il reparto di riabilitazione; per esso prevede la copertura di tutti i posti letto utilizzando anche il padiglione dell'attuale chirurgia; visita anche alla Rsa, la residenza sanitaria assistita. ”Capatina” pure al monoblocco N, capace di ospitare diversi reparti: intanto vi andranno chirurgia e medicina. Accellerazione sui tempi di apertura del servizio reumatologia e del centro per bambini affetti da disturbi legati alla branca della neuropsichiatria infantile per il quale è stata firmata, nei mesi scorsi, una convenzione con l'Oasi di Troina.
«Sono al lavoro ed assicuro gli amministratori ed i cittadini che mi spenderò al massimo per il Busacca così come per le altre strutture ospedaliere iblee - afferma Angelo Aliquò - le promesse che ho fatto durante la seduta del Consiglio comunale delle settimane scorse intendo mantenerle tutte nell'ottica forte del mio impegno in favore della sanità iblea». Nel corso della visita il commissario straordinario dell'Asp 7 ha avuto un incontro anche con i responsabili della ditta esecutrice dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale. Dipende, infatti, dalla conclusione dei lavori il termine per poter occupare i piani del monoblocco N dove sistemare i reparti di medicina e di chirurgia. Naturalmente la richiesta è stata chiara: sveltire i tempi di consegna.