RAGUSA. Questa sera si saprà se il Comune di Scicli andrà in dissesto finanziario. Aggiornata, infatti, per le 21 la riunione del Consiglio comunale che domenica sera, dopo una seduta fiume di oltre 5 ore, dalle 21 fin quasi alle 3 del mattino, non è riuscito a mettere fine alla procedura di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario; piano di rimodulazione approvato dalla giunta Susino che gode anche del parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti. Se stasera l'assise consiliare non riuscirà ad approvarlo l'ente andrà in dissesto con gravissime conseguenze per la città sulla quale cadranno serie conseguenze economico-fiscali. Corredato dal “sì” dei revisori contabili, questa sera il documento finanziario torna in aula. Ma cosa accadrà se l'atto non dovesse passare? Per Scicli e per gli sciclitani saranno tempi veramente duri: si va dalla previsione di aumento delle aliquote nella misura massima consentita dalla legge, al recupero delle base imponibile in tutto o in parte evasa, al contenimento della spesa comunale come quella, ad esempio, del personale che dovrà stare all'interno dell'Ente nel rapporto di 1 su 93 con conseguenze di esubero di lavoratori. Nel momento in cui viene dichiarato il dissesto del Comune, sindaco, giunta e consiglio resterebbero in carica ma verrebbero coadiuvati da una commissione espressamente designata dal ministero degli Interni; questa si occuperebbe del disavanzo pregresso mentre l'amministrazione gestirebbe il bilancio risanato (nel caso di Scicli ancora da approvare). Tutta in salita la strada per la giunta Susino e per la sua coalizione che maggioranza non è più dopo la fuoriuscita di alcuni consiglieri confluiti nel Grupo Misto. La delibera della rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario in aula è attesa alla votazione visto il lungo dibattito e viste le dichiarazioni di voto che i gruppi consiliari hanno fatto dopo aver ampiamente discusso sulle scelte operate dell'esecutivo che è stato costretto, per godere di maggiore entrate per l'ente, a rivedere alcune aliquote comunali, non nella misura massima. Decisione, questa, fortemente contestata dalle forze di opposizione, quali il Pd, il Gruppo Misto, Scicli Bene Comune, Partito dei Siciliani e PdL.