RAGUSA. Almeno un centinaio di sacchi neri strapieni di rifiuti di ogni tipo. Rifiuti tutti rigorosamente differenziati. Una domenica di grande lavoro da parte dei cittadini che hanno aderito all'iniziativa del meetup di Ragusa del Movimento 5 Stelle per ripulire lo stadietto di via delle Sirene, a Marina. Sabato c'era stata una prima fase, con la Protezione civile comunale ed i volontari per tagliere i rami degli alberi cresciuti a dismisura. Un'operazione che andava fatta ovviamente in sicurezza e, per questo motivo, è stata effettuata il giorno prima. Ma ieri il lavoro da fare è stato enorme. «Ci siamo trovati davanti un'area in stato di assoluto abbandono – spiega Nadia Tumino -. Abbiamo lavorato per diverse ore raccogliendo rifiuti di ogni tipo, dalle sterpaglie alle pile esauste. È incredibile come un'area del genere sia diventata una vera e propria discarica, nel cuore di Marina». Insieme a Nadia Tumino hanno lavorato dalle 8,30 fino al tardo pomeriggio una quarantina di persone. Insieme a loro, anche ieri, la Protezione civile diretta da Marcello Dimartino, anche lui sul posto. In mattinata il sindaco Federico Piccitto, si era recato per dare un saluto ai volontari. «Purtroppo non abbiamo concluso ancora le operazioni di pulizia – aggiunge Nadia Tumino -. Un'area è stata ripulita, ma altre zone sono ancora da fare. Per questo penso che ci vorranno almeno un altro paio di giornate, cercando di coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini». I sacchi neri sono stati posti all'esterno dello stadietto che si trova alle spalle della parte finale del lungomare Andrea Doria. Già questa mattina la ditta Busso, che cura il servizio di nettezza urbana, dovrebbe raccoglierli per smaltirli. La struttura sportiva è in stato di abbandono da almeno un decennio. Sotto l'amministrazione Solarino si tentò di utilizzarla anche per iniziative culturali e per spettacoli, ma dopo rimase chiuse. Alcuni anni fa un «blitz» della Polizia municipale, accertò che lì ci vivevano abusivamente diversi immigrati cingalesi. Nonostante le proteste e le promesse, quell'area è rimasta in abbandono. Le strutture sono in degrado, e occorrerà trovare dei fondi per recuperarle. Ma la pulizia, soprattutto perchè nata come volontà diretta dei cittadini, è già un segnale molto importante.
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