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Ragusa, accordo per la presidenza del consiglio: Iacono è il prescelto

RAGUSA. Sarebbe stata una scelta unanime quella della “attribuzione” della presidenza del consiglio comunale. I venti consiglieri della maggioranza, ovvero i 18 esponenti del Movimento 5 Stelle, il consigliere di Partecipiamo e quello di Città si sono riuniti venerdì pomeriggio nella saletta commissioni di Palazzo dell’Aquila. Il nuovo presidente del consiglio comunale di Ragusa sarà Giovanni Iacono. Ci si affida all’esperienza, quindi, di Iacono, già consigliere comunale e provinciale, per sciogliere alcuni nodi che saranno determinanti per la “nuova politica” che l’amministrazione comunale intende mettere in campo e che passano anche da modifiche di statuti e regolamenti comunali (dalle indennità alla composizione delle commissioni consiliari) oltre che da una politica urbanistica diversa e da un investimento nella green economy. L’esperienza potrebbe giocare un ruolo decisivo. E per la vice presidenza la partita potrebbe essere ancora aperta. Non è ancora chiaro se verrà “offerta” alla minoranza, ma è sicuro che comunque tra i venti ed i referenti di lista della cosiddetta opposizione, non c’è stato ancora alcun abboccamento.


La prima riunione dell’assemblea cittadina, quella dell’insediamento, è stata indetta per domani a partire dalle 10. Convocata dal presidente del consiglio comunale uscente, Pino Di Noia verrà presieduta invece dal consigliere anziano, quello che ha ottenuto cioè il maggior numero di voti, Angelo La Porta di Territorio. La riunione tra i gruppi consiliari di 5Stelle, Partecipiamo e Città di venerdì è il primo incontro ufficiale dopo le Amministrative. C’era parecchia attesa in merito agli strumenti che gli uomini di Piccitto, Iacono e Platania - i tre candidati sindaco che strinsero il patto politico nel ballottaggio – avrebbero assunto in conseguenza dell’alleanza. E le emergenze del Comune non avrebbero permesso, a quanto è dato sapere, un incontro “faccia a faccia” tra i tre candidati alla sindacatura. Al momento pare che il confronto si svolgerà proprio tra i consiglieri comunali forti comunque del fatto che nei rispettivi programmi politici sono evidenti numerose convergenze. Uno dei primi nodi da sciogliere sarà quello di individuare una scaletta di priorità sulla quale impostare il lavoro del consiglio, definendo anche le composizioni delle commissioni consiliari. I capigruppo secondo i regolamenti comunali dovrebbero essere 4 dal momento che ad ogni gruppo devono appartenere almeno due consiglieri: 1 per i grillini, uno ciascuno per Pd e Ragusa Domani ed uno per il gruppo misto in cui confluiscono tutti i “monoconsiglieri”: nelle commissioni consiliari, invece viene garantita la presenza di ogni forza politica presente in consiglio.

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