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Scicli, sigilli al chiosco sulla spiaggia: scattano i controlli a Donnalucata

La struttura in legno è stata posta sotto sequestro. I lavori erano fermi da giorni

SCICLI. Posta sotto sequestro da parte del nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Pozzallo la struttura in legno laccato bianco sita proprio sulla spiaggia di ponente della frazione di Donnalucata. Un'enorme struttura edificata su una base in cemento e tenuta legata da grosse placche in ferro. È da ieri che è ben visibile, e fra l'altro in bella vista, il cartello che accompagna l'apposizione dei sigilli da parte degli uomini della Guardia costiera. Che qualcosa, nell'iter costruttivo, non andasse lo si era capito già da una decina di giorni da quando cioè, una volta messe su le travi sulla base di cemento, i lavori si erano fermati. In piena stagione estiva sembrava strano che le operazioni di montaggio di un grande gazebo in legno fossero state stranamente sospese. In molti pensavano che si fosse in attesa dei materiali necessari per la copertura e le rifiniture. È ovvio che, alla luce di quanto accaduto, le ragioni fossero ben altre. Sul posto avrebbe dovuto nascere un chiosco per la somministrazione di cibi e bevande: il classico punto di ristoro per chi è in vacanza e per giunta comodo, proprio vicino al mare. Numerose le proteste dei residenti. Tra l'altro stupiva che proprio in quella zona fosse stata autorizzata una tale struttura dopo che anni addietro un secco no, sempre da parte dei donnalucatesi, era arrivato per la realizzazione di una pescheria con tipico stile mediterraneo che non avrebbe influenzato l'ambiente del centro storico della borgata sciclitana. La struttura posta sotto sequestro, costruita proprio accanto all'impianto di sollevamento dei reflui fognari verso il depuratore centralizzato, è stata contestata nella stessa maniera della pescheria, il cui progetto è rimasto sulla carta.

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