SCICLI. Chalet in fiamme sulla spiaggia di Sampieri. Ieri notte l'incendio, si presume di matrice dolosa, al "Beach Bar" di Marsa Siclà a Sampieri. Ignoti hanno appiccato il fuoco alla struttura che è una sorta di "dependance" del villaggio turistico utilizzato nei mesi estivi come punto di ristoro e di animazione per gli ospiti della struttura ricettiva fra le più note della riviera sud-orientale della Sicilia e di tutta l'isola. L'incendio (il secondo nella borgata dopo quello di sabato mattina ai danni del Planet Fast Food) è scoppiato poco dopo le 23,40. Lo chalet, interamente costruito in legno, si estende su una superficie di 40 metri quadrati. Di esso rimangono solo assi anneriti e cenere ovunque. Chi ha agito sapeva benissimo di non essere visto: coperto dalla vasta vegetazione della pineta della forestale che s'affaccia sulla spiaggia di Sampieri ed a metà fra il centro storico della borgata e la baia di Pisciotto, le due punte che racchiudono la spiaggia sciclitana. Lo chalet era inattivo in ragione della chiusura del villaggio Marsa Siclà, posto sotto sequestro lo scorso 19 gennaio dalla Procura Distruttuale antimafia di Catania a seguito di un'indagine sullo smaltimento dei reflui fognari. Il mancato avvio della stagione turistica per la struttura ricettiva sita a monte della provinciale e del villaggio Renelle-Trippatore ha fatto sì che anche lo chalet rimanesse chiuso. Inspiegabile, quindi, l'azione dei piromani visto che lo chalet rimarrà chiuso per l'intera stagione dopo lo slittamento della perizia al prossimo mese di settembre. La segnalazione dell'incendio in spiaggia è stata raccolta dai carabinieri che sono intervenuti allertando i vigili del fuoco del Distaccamento di Modica. Ci sono volute più di tre per spegnere l'incendio. Probabile, anzi quasi certa la matrice dolosa del gesto vista l'inattività della struttura. Ieri l'appello del sindaco Franco Susino che ha ottenuto per domani (giovedì 4 luglio) la convocazione da parte del prefetto di Ragusa Annunziato Vardè del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Riunione che si terra a Ragusa, presso il palazzo di governo, alle 10,30. Grido di allarme da parte del deputato regionale Orazio Ragusa e della senatrice Venerina Padua. Per il primo "c'è un problema di sicurezza pubblica che va attenzionato" mentre per la seconda, la senatrice Padua, si lavorerà già nell'immediato "per fermare l'ondata di criminalità" che sta investendo il territorio sciclitano.