RAGUSA. Tra le "carte" che il nuovo sindaco si ritrova sul tavolo c'è la richiesta di quattro persone escluse al concorso per vigili urbani che si tenne nel giugno del 2010. A quel concorso, per 30 vigili urbani stagionali, parteciparono centinaia di persone, tanto che fu necessario far sostenere la prova scritta al Pala Minardi. Era prevista la formazione di una graduatoria alla quale si sarebbe fatto ricorso per assumere, con contratti a tempo determinato, gli agenti. Soprattutto in estate, ma anche in altri periodi e per eventuali sostituzioni. Secondo quanto riportato dalla commissione giudicatrice, nessuno dei candidati avrebbe raggiunto il punteggio minimo di 21/31, relativamente alle risposte ai quiz. E così il Comune decise di utilizzare comunque una tantum, per l'urgente esigenza di avviare il servizio in estate, i risultati della selezione. In seguito venne stilata un'altra graduatoria, ma non per esami. I quattro che hanno scritto al sindaco, però, hanno dimostrato dinanzi al Tar, che ha emesso nei giorni scorsi una sentenza per l'annullamento di tutti gli atti adottati dal Comune e dalla commissione giudicatrice, di aver superato il punteggio minimo. I 4, difesi dagli avvocati Gaetano e Angela Barone, hanno sostenuto che la valutazione data dalla commissione ad alcune risposte era "errata". I giudici del Tar hanno chiesto di poter prendere visione della documentazione. E le conclusioni appaiono assai interessanti. In un caso c'erano più risposte in astratto corrette. Per questo motivo la commissione, a parere dei giudici, non poteva dare per errata una di queste. In particolare, il quesito 29. Uno dei ricorrenti ha barrato la risposta "Il Comune è un ente pubblico", che è esatto. Poi l'altra risposta diceva che "Il Comune è un ente territoriale", più dettagliata sì, ma non tale da escludere che l'altra sia corretta. Quindi è illegittima la sottrazione di punti per avere barrato la prima. In un secondo caso, addirittura, la risposta ritenuta giusta dalla commissione (che riguardava l'uso della cintura di sicurezza) era invece sbagliata. Aveva invece risposto correttamente uno dei ricorrenti. Stessa cosa per un terzo quesito "incriminato", sulle categorie merceologiche. Secondo il Tar la risposta giusta era quella del ricorrente e non quella della commissione. Risultato? I quattro vanno inseriti in graduatoria. Ma quale? Spetterà al Comune sciogliere il "nodo", anche perchè i quattro potrebbero chiedere anche il risarcimento per non essere stati assunti nelle tre stagioni estive passate e negli altri periodi dell'anno in cui c'era necessità di far ricorso agli stagionali.