RAGUSA. Il Pdl inizia il processo di ricostruzione del centrodestra e lo fa in vista della “ripartenza” con il nuovo soggetto politico del presidente Berlusconi che pare voglia tornare al simbolo e più che altro, allo “spirito” di Forza Italia . “Abbiamo avviato una serie di incontri con quei soggetti che hanno un trascorso ed un presente nell’area del centrodestra, per valutare se insieme possiamo costruire un percorso comune”, ha spiegato il coordinatore comunale del Pdl, Giovanni Cultrera. “Allargare a vecchie e nuove energie aprendoci alla città in base agli esigenze degli elettori; il nuovo corso del Pdl a Ragusa incomincia a prendere corpo superando le vecchie logiche di partito con una decisa riorganizzazione ed il coinvolgimento di quanti vogliono partecipare al nuovo progetto”. E si comincia con Ciccio Barone. “Nessun mio ritorno nel Pdl. E’ un avvio di collaborazione con il centrodestra le cui divisioni non hanno giovato alla città.” Ed il Pid? “Mi sono dimesso da coordinatore cittadino del Pid prima della fine delle Politiche. Lavorerò con Idee per Ragusa e Costruiamo il futuro, che a breve si struttureranno”. E l’alleanza con Cosentini al ballottaggio? “E’stata una scelta che è caduta sulla coalizione che ritenevamo sarebbe stata di maggiore garanzia amministrativa. Sono e resto un uomo di centrodestra”. Fin qui il Pdl con Cultrera che sta componendo l’agenda delle “consultazioni”. In casa Pd ancora tutto tace. La segreteria Calabrese, messa sotto accusa dal II circolo, ancora non si esprime. Lo fanno invece i due consiglieri comunali eletti, Giorgio Massari e Mario D’Asta, sui quali, è un dato di fatto, si erano incentrate le “accuse” di tradimento che avrebbero portato sì al voto di lista ma non al voto di Cosentini sindaco. I due sottolineano il fatto che, “come consiglieri eletti del Pd, sentiamo su di noi una grande responsabilità che si lega sia al versante strettamente amministrativo che a quello della rappresentanza politica. Siamo convinti che il nostro ruolo di consiglieri dovrà contribuire a produrre atti amministrativi efficaci e trasparenti” per invertire la tendenza al declino economico e “per arrestare il progressivo impoverimento di larghi strati della nostra comunità locale ed il disfacimento del tessuto sociale e della sua coesione”. Poi il dato politico; Massari e D’Asta si dicono consapevoli che il loro ruolo impone di “dare voce e rappresentanza politica ai numerosi elettori del Pd e del centro sinistra, a tutti i cittadini e a gruppi ed associazioni, ai tanti giovani che in questa campagna elettorale si sono dichiarati pronti ad offrire proposte, progetti, risorse culturali e intellettuali, tempo, per costruire una nuova politica capace di creare forti identificazioni e capace di dare qualità alla democrazia attraverso percorsi partecipativi e deliberativi condivisi”. Stesso percorso avviato anche dal Movimento 5 Stelle che ringrazia Movimento Città e Partecipiamo per l’apporto dichiarandosi pronto al confronto, aperto a contributo di tutti.
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