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Scicli, i reflui dei «pozzi neri»: fissate le tariffe per i residenti

Stangata per i residenti che vivono a ridosso del mare a cui sono state rese note le tariffe per il trasferimento dei reflui dei pozzi neri nell’impianto di depurazione

SCICLI. Riaperte le case al mare ed a stagione estiva prossima a partire, l'amministrazione comunale corre ai ripari e decide di autorizzare il conferimento dei bottini prelevati nelle fosse imhoff o nei pozzi neri a tenuta stagna di abitazioni private del territorio sciclitano presso l'impianto di depurazione di contrada "Piano Conti-Cammarella", noto con il nome di Parf, piano di attuazione della rete fognaria. Lo ha fatto perchè i reflui "raccolti" dai pozzi neri tramite autobotti di ditte private non possono essere depositati nelle vasche del depuratore di contrada "Lodderi" che, dopo il sopralluogo del 5 marzo scorso eseguito dai carabinieri della Compagnia di Modica e dagli uomini della Capitaneria di porto di Pozzallo, è stato in parte posto sotto sequestro. Per conferire il materiale fognario è stato definito, con lo stesso atto deliberativo di giunta, un costo. Per lo scarico di autoespurgo fino 6 metri cubi si dovrà pagare una tariffa di 60 euro mentre nei casi superiori a 60 metri cubi la quota fissata è di 90 euro. La necessità di apporre una tariffa (che non esisteva quando si scaricava al depuratore di contrada Lodderi che funziona senza l'impiego di energia elettrica) è legato al fatto che il Comune prevede un incremento di costi dovuti al maggior consumo di energia elettrica, alla maggiore produzione di fanghi palabili da smaltire in discariche autorizzate oltre che all'impiego di personale chiamato a svolgere i compiti di scarico.


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