RAGUSA. In attesa della proclamazione ufficiale dei consiglieri eletti, ecco i volti nuovi al consiglio comunale di Ragusa. Il nuovo sindaco Federico Piccitto, nella sua squadra assessoriale ha indicato Stefano Martorana (Risorse economiche e patrimoniali), Claudio Conti (Politiche per il territorio e per l’ambiente), Giovanni Flavio Brafa Misicoro (Servizi sociali e politiche della famiglia), Giuseppe Dimartino (Pianificazione urbanistica e centri storici), Massimo Iannucci (Affari generali e Polizia municipale) e Stefania Campo (Lavori pubblici ed infrastrutture). Il neo primo cittadino che, al momento, pare si voglia tenere la delega al Personale e all’Agricoltura, potrà contare sulla maggioranza in consiglio comunale, un “regalo” della coalizione Cosentini più volte rimarcato dagli avversari politici «hanno una maggioranza in consiglio - ha detto Cosentini - grazie al fatto che abbiamo scelto di non fare un apparentamento tecnico con Barone che ci avrebbe consegnato la maggioranza in consiglio comunale. Ma la città doveva essere governabile e noi con la nostra classe dirigente e responsabile lo abbiamo garantito». Tant’è. Sono diciotto i consiglieri comunali pentastellati. Ma più di qualcuno ha storto il naso: qualche consigliere è riuscito ad entrare a palazzo di Città con una sessantina di preferenze. Si punta il dito sulla legge elettorale. Restano fuori dal giro consiglieri che hanno riportato oltre 400 voti «personali». Solo sette consiglieri sono stati riconfermati nel ruolo; Sonia Migliore e Elisa Marino sono state assessori nelle giunte di Dipasquale. La prima è in assoluto donna più votata in questa tornata elettorale, 700 preferenze, seconda dopo La Porta che di voti ne ha presi 747. Lungo l’elenco di «esclusi». La grande vittoria di Piccitto che ha chiaramente detto al suo ingresso al Comune «questa è la casa di tutti», ha portato con sé anche un «peccato»: con un apparentamento tecnico con Partecipiamo e Città, impossibile per il «non regolamento» del Movimento 5 Stelle, il premio di maggioranza sarebbe stato praticamente suddiviso con un pari numero, o quasi, di consiglieri per ciascuno dei tre contendenti. Ma nessuno recrimina: da Platania a Iacono, l’idea comune è il bene della città, e sono chiare le dichiarazioni in tal senso dei due leader. «Sulle liste civiche mi esprimo a titolo personale - ha detto il capogruppo pentastellato all’Ars, Giancarlo Cancellieri -, deciderà Federico con il gruppo di Ragusa ma il loro apporto è stato assolutamente sinergico». Ora occhi puntati sull’attività da porre in essere, sulla frammentazione del consiglio in «monogruppi» che avranno necessità di avere garantita la loro rappresentatività negli organismi comunali. (*giad*)