SCICLI. Sotto un caldo cocente, dal canalone di Fosso di Guardia, alla vicina periferia di Donnalucata sul litorale di levante della borgata e zona di villeggiatura per eccellenza della costa sciclitana, è impossibile scendere in spiaggia. E' tornato alla ribalta ad inizio di stagione estiva, è proprio il caso di dire, il problema legato ai disagi provocati dal completo abbandono dell'infrastruttura la cui vigilanza è affidata al Consorzio di bonifica numero 8 di Ragusa mentre la risagomatura della sua foce è affidata al Comune di Scicli nell'ambito di un progetto più complessivo di pulizia delle spiagge. Ad oggi tutto è fermo. Assieme a copiosi cumuli di sabbia (tipiche del sistema dunale che collega Donnalucata con Bruca e Cava D'Aliga) erbacce e rifiuti. A tutto ciò si potrebbe passare sopra se, contestualmente, non si registrassero disagi di percorribilità dei luoghi. Per raggiungere la spiaggia e, quindi, il mare è necessario superare la barriera di sabbia ed erbacce su un letto di melma solidificata. Per il canalone di Fosso di Guardia nei mesi estivi scendono, infatti, acque provenienti da esuberi irrigui o da precipitazioni atmosferiche. Lo stato impraticabilità del passaggio a mare provoca non poche polemiche. «Sappiamo che la nostra spiaggia non è vicina ad un lungomare, sappiamo pure che è decentrata rispetto al centro abitato della borgata ma sappiamo pure che siamo cittadini come tutti - dicono i villeggianti che da 50 anni trascorrono i mesi estivi nella zona - con un mezzo meccanico si potrebbe aprire benissimo un varco, lasciare la sabbia ai lati mantenendo intatto l'assetto dunale».