SCICLI. Di buon mattino si sono presentati ai cancelli per un'ispezione all'impianto. Carabinieri della Compagnia di Modica, uomini della Guardia costiera della Capitaneria di porto di Pozzallo e tecnici del Cnr, giunti da Roma appositamente, sono stati impegnati nella giornata di ieri nella verifica dell'impianto di depurazione centralizzato, sito in contrada "Palmintella", che il comune di Scicli ha realizzato negli anni Novanta per poter dotare l'intero litorale costiero di una condotta fognaria ed annesso tubo a mare (si estende in contrada Spinasanta) ed eliminare gli atavici scarichi a mare tramite impianti di sollevamento. Il pool di investigatori e tecnici, coordinati dalla Procura di Modica, hanno ispezionato l'intero impianto (tecnicamente qualificato ed unico in Italia assieme ad altri due analoghi impianti siti in altre Regioni d'Italia). Massimo riserbo sul lavoro svolto da carabinieri, guardia costiera e ricercatori del Cnr e sul perchè di questo blitz a sospresa. Non si esclude che l'operazione rientri nell'ambito, più ampio, dei controlli sullo smaltimento dei reflui fognari e sulla sicurezza del territorio ibleo per il quale si chiede rispetto e certezze sulle norme di tutela ambientale dettate dalle leggi italiane. Di certo è che l'allarme inquinamento marino lanciato nei mesi di luglio ed agosto dello scorso anno dal sindaco di Modica, Antonello Buscema, e dal collega di Scicli, Franco Susino, qualcosa ha mosso. Mesi e mesi di indagini che hanno portato al sequestro, il 19 gennaio scorso, dei due villaggi turistici "Marsa Siclà" e "Baia Samuele" e di alcuni automezzi della ditta Buscema (successivamente dissequestrati); nei giorni scorsi, poi, il sequestro di un'attività di smaltimento dei rifiuti in contrada "Fargione" in territorio di Maganuco. Il giro di vite non si arresta: ieri "puntata" in contrada "Palmintella" dove si trova collocato l'impianto di depurazione centralizzato che serve le borgate della fascia costiera sciclitana, Donnalucata, Cava D'Aliga e Sampieri. Nei mesi scorsi un altro blitz era stato eseguito presso l'impianto di depurazione di contrada "Lodderi" a Scicli. In quell'occasione è stata posta sotto sequestro una parte delle pertinenze dove erano depositati inerti e fanghi essiccati.
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