ISPICA. Operatori ecologici, dirigente e vice sindaco diversi finiscono nel calderone della magistratura inquirente per reati diversi. Sono stati, infatti, deferiti dai carabinieri della locale stazione alla Procura della Repubblica.
Venticinque sono operatori ecologici alle dipendenze dell'impresa «Dusty», società che gestisce il servizio di igiene ambientale a Ispica, accusati di interruzione di pubblico servizio. La vicenda trova motivo nel fatto che i lavoratori, senza avere effettuato le comunicazioni previste per legge, il 10 e 11 giugno scorsi avevano effettuato due giorni di sciopero per protestare contro la mancata erogazione di tre mensilità arretrate da parte dell'azienda. I carabinieri hanno contestato loro proprio la mancanza della comunicazione. Durante la manifestazione, i militari dell'Arma erano intervenuti sui luoghi dello sciopero per il servizio di ordine pubblico e, nella contemporaneità dei fatti, avevano rilevato la presenza di due operai del comune di Ispica che, con un mezzo di trasporto appartenente all’ente, stavano provvedendo a rimuovere dei rifiuti dall’attività commerciale, una sala da barba, di proprietà del vicesindaco nonché assessore all’Ecologia e consigliere comunale dell’Udc, Cesare Pellegrino. Per questo motivo i militari dell’Arma lo hanno denunciato in stato di libertà insieme ad capo settore dell’ufficio ecologia per abuso d’ufficio. Inoltre, i due operai, dal canto loro, sono stati deferiti a piede libero per raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi senza l’autorizzazione prevista dalle norme vigenti in materia. Pare che i rifiuti lasciati davanti all'esercizio di Pellegrino fossero stati depositati da alcuni operatori ecologici Sulla vicenda, il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil Giovanni Lattuca, è già stato convocato dal Prefetto Annunziato Vardè, mentre il segretario cittadino del Pd, Gianni Stornello, e l’opposizione in consiglio, avevano chiesto le dimissioni Pellegrino.