VITTORIA. «La ricostruzione della vicenda è abbastanza fantasiosa e non può passare il messaggio dell'omicidio passionale ad opera del bidello, Salvatore Lo Presti, perchè tutti sapevano che non era un soggetto equilibrato dal punto di vista psichico come hanno confermato le dichiarazioni del dirigente scolastico e dei colleghi di lavoro». Lo afferma Daniele Scrofani, legale della famiglia di Giovanna Nobile, uccisa ieri all'interno di una scuola di Vittoria. «Nell'Istituto Comprensivo 'Francesco Pappalardò - aggiunge - si era radicato un clima di terrore per colpa della presenza inquietante dell'omicida. Era noto a tutti il suo disturbo. Oggi la vittima di questa follia è stata la congiunta dei miei assistiti, domani sarebbe potuta essere un'altra».