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Assunzioni negli istituti di assistenza Contratti e procedure ai raggi X a Ragusa

Dodici persone sono finite sotto processo dopo l’inchiesta condotta dalla Divisione investigativa della questura

PALERMO. Dedicata ad altri due testi della difesa Lo Savio l’udienza di ieri nel processo frutto di un’indagine svolta dalla Digos della Polizia che ha passato ai «raggi X» la gestione delle Opere Pie negli anni tra il 2005 e il 2007. A giudizio per abuso d’ufficio dodici persone nell’ambito della gestione delle Ipab di Ragusa, Marina e Scicli. Due le parti civili presenti: l’Asp 7, rappresentata dall’avvocato Danilo Vallone e l’Ipab di Ragusa e Scicli assistite dall’avvocato Cesare Borrometi. Il Tribunale presieduto da Salvatore Barracca (a latere Rosanna Scollo ed Eleonora Schininà) ha quindi aggiornati i lavori al 23 luglio per i testi della difesa Iacono, a seguire discussione e sentenza, probabilmente già il 30 luglio, visto che il Collegio giudicante vuole chiudere il procedimento prima della pausa estiva. Ieri l’accusa era rappresentata dal pm Federica Messina.
Per quanto riguarda l’Opera Pia "Criscione Lupis" di Ragusa, la Procura ha rilevato che l’ex commissario Nicolò La Barbera avrebbe commesso il reato per l’assunzione di Maria Rosy Iacono, Alberto Lo Savio e Lucia Cappuzzello. La prima assunta come «segretario-direttore», il secondo come istruttore contabile e la terza come istruttore amministrativo. Tutti contratti per cinque anni, stipulati nel maggio 2007. Accusa di abuso d’ufficio in concorso anche per l’ex commissario delle opere pie riunite di Ragusa e Scicli (Casa di Ospitalità Iblea e Busacca), Antonino Lo Savio. L’accusa riguarda la proroga dell’assunzione di quattro persone (Cicero Evelina, Laura Giuseppa Puzzo, Liliana Trovato e Salvatore Guarino), anche loro sotto processo. Lo stesso Antonino Lo Savio è accusato d’abuso d’ufficio per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di tre persone all’opera Pia di Scicli. Si tratta di Silvio Galizia, ex capogruppo del Pdl alla Provincia (segretario direttore), Angela Busacca (istruttore di segreteria) e Francesco Parisi (autista custode). I tre, secondo l’accusa, non avevano titolo a «partecipare ad alcuna progressione interna di tipo verticale, né di stabilizzazione, essendo previsto il pubblico concorso», trattandosi di personale che era «assunto con contratto a tempo determinato». Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Sorrentino, Nuccia Scala, Gianluca Gulino, Paolo Seminara, Emanuela Tumino, Marco Greco, Gianluca Cottone, Enrico Platania.

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