RAGUSA. E' salito sul palco insieme ad un signore di nazionalità tedesca. «Apriamo il Movimento 5 Stelle anche noi in Germania». Apertura di comizio tra gli applausi per Beppe Grillo, che in piazza Malta ha raccolto tanta gente, forse qualcuna in meno rispetto a qualche mese fa in piazza San Giovanni. Ma l'entusiasmo era lo stesso. Grillo ha subito chiarito: «Qui a Ragusa abbiamo preso il 41 per cento, probabilmente non lo supereremo. Abbiamo ricevuto delle critiche, alcune giuste. Non certo, però, quella sul mancato accordo con il Pd. Non ci hanno offerto alcuna collaborazione: hanno fatto una sceneggiata. Loro volevano i nostri parlamentari, per andare a governare. Altro che mandare a casa Berlusconi, se volevano mandarlo a casa potevano eleggere Rodotà. Non lo hanno fatto. E adesso prendono le nostre proposte in Parlamento». Ed ha poi aggiunto: «Non sono venuto a chiedervi il voto. Sono venuto a chiedervi di partecipare ad un progetto di riconversione della vostra città, della Sicilia». Un lungo intervento sui temi della politica e dell'economia nazionale, con particolare attenzione alle questioni del lavoro e della casa. «La nostra proposta è quella della social house, con lo Stato che si metta a garanzia. Ci sono due milioni e mezzo di case a marcire. Sono in mano alle banche, ma nessuno le compra all'asta». «C'è chi dice che alla fine siamo tutti uguali: questa m… che siamo tutti uguali». Sul palco era attorniato dagli aspiranti consiglieri comunali. Con lui pure il candidato sindaco Federico Piccitto. «Quanto abbiamo speso a Ragusa per questa campagna elettorale?» - ha chiesto Grillo. E la risposta: «1.500 euro». «Troppi», ha scherzato il comico genovese. «Io - ha aggiunto - ho un sogno per le prossime elezioni comunali. Come a Parma anche a Ragusa ci dovranno essere bilanci partecipativi. Il sindaco andrà quartiere per quartiere per parlare con la gente, i cittadini e la politica dialogheranno tra di loro. Proporremo referendum propositivi senza quorum, decideremo noi perchè questa è la democrazia: sentirsi vivi». È stata poi la volta di Piccitto. «La città vive da un anno il commissariamento che subito a causa delle mire personali dell'ex sindaco Dipasquale che ha preferito andare a Palermo, tradendo il mandato». Duro attacco anche contro il «guazzabuglio elettorale messo su per mantenere le poltrone e il potere». Il riferimento era chiaramente al Pd, che hanno stretto l'alleanza con gli «ex nemici». «I ragusani hanno pagato la crisi idrica le cui cause si conoscevano da due anni - ha aggiunto -. Sulla questione dei rifiuti, ad agosto saremo costretti a portarli in altri siti perché la discarica sarà probabilmente piena. Hanno svuotato il centro storico con una politica assurda». Le frecciate non hanno risparmito anche altri candidati, come Franco Antoci. «Paracadutato dall'alto - ha detto Piccitto - ed appoggiato da un modicano e da uno che è stato eletto in Campania». Ed ha aggiunto: «Ci copiano il programma. Ma a tutti voi chiedo, se avete ancora dentro fiducia e speranza, se volete davvero cambiare, date il vostro consenso al nostro movimento». Tra gli interventi anche quelli dei candidati sindaco del Movimento 5 Stelle a Modica e Comiso. DA.BO
Grillo: "Sogno ragusa come Parma"
Il leader del «Movimento 5 Stelle»: «Vi chiedo di partecipare al nostro progetto». Piccitto: «Dipasquale ha tradito la città»
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