Scuola a Ragusa, salve le quarte classi del Fermi Intesa tra Ufficio provinciale e sindacati
RAGUSA. Salve dai tagli attuati dall'Ufficio Scolastico Provinciale le quarte classi delle scuole superiori. L'incontro con i sindacati scuola di giovedì scorso è stato proficuo per arginare l'affossamento dell'offerta formativa ma le proposte avanzate potrebbero ancora subire cambiamenti. La cosa certa è che è stato escluso il taglio delle quarte classi (erano previsti tagli non solo al liceo Scientifico " Fermi" ma anche all'Alberghiero di Modica, al Liceo Classico Umberto I e in altri istituti). Probabili , inoltre, altri accordi per ridurre i tagli alle seconde classi. Per le prime e le terze classi i tagli, previsti secondo l'organico di diritto , sono rimasti. " Le classi intermedie - ha detto la dottoressa Annunziata Comitini dell'USP , nonostante abbiano registrato un notevole decremento di alunni, sono rimaste tali per far continuare agli studenti il percorso iniziato. L'accordo con i sindacati è stato quello di attuare i tagli nelle prime e nelle terze classi che saranno annullati se in organico di fatto ( ad agosto) potremo giustificare una deroga all'organico di diritto, ovvero se ci accorgiamo che ci saranno ulteriori iscritti per il nuovo anno scolastico o si verificheranno fatti nuovi che ci impediranno di attuare tali tagli. Per le seconde classi la questione tagli è in forse perché non sappiamo quali saranno le risorse a disposizione. La linea del Ministero è quella di eliminare le classi di concorso in esubero e gli insegnanti potranno essere utilizzati al massimo in tre scuole in due comuni diversi o potranno insegnare nelle classi di concorso affini. Una cosa è certa- continua la Comitini -noi cercheremo di utilizzare al massimo i docenti dove è necessario per eliminare gli sprechi". La sollecitazione affinchè i tagli paventati non venissero effettuati è arrivata anche dalla dottoressa Maria Luisa Altomonte dell'Ufficio Regionale dopo un incontro con l'onorevole Orazio Ragusa . "L'idea originale della Gelmini - sottolinea il professore Carmelo Ialacqua- era quella di aumentare il numero degli studenti per classi. Tagliando le classi si tagliano posti. Operazione infelice che ha messo in ginocchio decine di migliaia di persone. I tagli invece alle classi che prospettano oggi al Provveditorato non comporterebbero alcun risparmio per lo Stato poichè il personale non verrebbe licenziato e non ci sono precari da mandare a casa. Dunque mi chiedo: a chi giova?"