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Disordini nel derby Barocco, processo per 28 tifosi

MODICA. Ventotto tifosi di calcio di Modica e Noto vanno a processo per i noti fatti del 10 aprile 2011 in occasione del derby tra le formazioni delle due città barocche. Si tratta di venti tifosi rossoblu e di otto supporters granata. Della vicenda si occuperà il giudice monocratico della sezione staccata di Avola. A carico delle parti interessate il Questore di Siracusa aveva emesso il Daspo con divieto di entrata nei luoghi dove si svolgevano manifestazioni sportive poiché ritenuti responsabili di gravi episodi di violenza prima dell’incontro di calcio valevole per il campionato nazionale dilettanti serie D. Gli agenti del Commissariato di Noto avevano anche denunciato a piede libero i ventotto tifosi, presunti violenti, con l’accusa di rissa, mentre una mezza dozzina di ultrà netini devono rispondere di danneggiamento nei confronti dei pullman dei tifosi ospiti.

I venti “diffidati” rossoblu avevano subito provvedimenti variabili da uno a tre anni. Davanti al magistrato compariranno Giovanni Lucifora, Antonio Sammito, Daniele Lucifora, Simone Pulvirenti, Salvatore Bonomo, Carmelo Abbate, Raffaele Iemmolo, Alberto Aurnia, Antonio Spadaro, Giorgio Nanì, Vincenzo Bramanti, Massimiliano Guastella, Giuseppe Incatasciato, Federico Garofalo, Giovanni Vernuccio, Vincenzo Barone, Adriano Abbate, Andrea Ruta, Orazio Pinelli, Luca Incatasciato, tutti modicani, difesi dagli avvocati Giorgio Terranova, Gabriella Olivieri, Salvo Maltese, Carmelo Scarso, Giuseppe Pellegrino e Giovanni Favaccio, e Alessandro Bianca, Francesco Carnemolla, Valentino Petralito, Salvatore Lombardo, Claudio Ricciardetto, Vincenzo Tafaro, Salvatore Papa e Salvatore Barrotta. C'è una sola parte offesa, Luigi Abbate, proprietario del bus danneggiato che trasportava i tifosi rossoblu. Secondo l'accusa insieme con altre persone non identificate, avevano partecipato ad una rissa tra opposte tifoserie nel corso della quale si colpivano vicendevolmente e si scagliavano contro oggetti e pietre. Sammito riportava lesioni personali guaribili in otto giorni. Gli otto netini rispondono anche del fatto di avere scagliato massi e oggetti vari contro il pullman di Abbate arrecando danni per oltre quattromila euro. Il processo è fissato al sei giugno.

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