RAGUSA. Si allenta l'ondata di maltempo nella fascia costiera sciclitana e gli operatori economici della fascia trasformata si mettono al lavoro per la conta dei danni.
Ancora una volta il "bollettino" di quanto è successo negli ultimi giorni interessa in particolare il tratto della fascia trasformata dello Sciclitano che rappresenta il motore dell'economia locale ed iblea tutta. Pur in assenza di pioggia è stato il forte vento di scirocco (con un'ondata di sabbia africana) a flagellare il tratto costiero: alberi sradicati, spogliati e bruciati dalle alte temperature; impianti serricoli scoperchiati dal telo di plastica, scheletri serricoli abbattuti. Particolari danni si sono registrati nelle contrade Arizza e Spinasanta; nella prima, il vento ha investito gli impianti serricoli compromettendo le produzioni sia orticole che floricole e le produzioni di piante mentre nella seconda a subire danni sono stati anche le produzioni a pieno campo. Gli imprenditori agricoli ancora una volta sono costretti a fare i conti con le "bizze" atmosferiche che questa volta si sono superate mettendo in ginocchio, giorno e notte, il tratto rivierasco. Il forte vento di scirocco ha fatto sì anche che il mare avanzasse sulla costa "inghiottendo" tratti di arenile sia a Cava D'Aliga (il mare ha lambito lo stabilimento balneare) che nel tratto sabbioso fra Bruca e Donnalucata. La linea disegnata, in un misto di vento e sabbia, inizierebbe dalla zona di Playa Grande, ad ovest di Donnalucata per continuare con Micenci, Arizza e fino a tutta Bruca, la piccola frazione limitrofa a Cava D'Aliga. Nel suo corso danneggiate anche tettoie di case, pensiline di abitazioni, distaccate i fogli di polietilene utilizzati per le coperture delle serre; un pò di parapiglia sulla fascia costiera sciclitana c'è veramente stato. Come dicevamo nella zona di Spinasanta ed Arizza i maggiori danni. "E' qui che si registra uno dei maggiori insediamenti agricoli della fascia strasformata dello Sciclitano - racconta un operatore agricolo - la plastica che utilizziamo per la copertura delle serre è stata messa a mucchio proprio perchè le liste di legno che la bloccano agli assi delle serre non hanno retto alla violenza del vento di scirocco".