RAGUSA. Dai picnic alle gare di cross. Il sagrato della Cattedrale San Giovanni Battista, specialmente di notte, è terra di nessuno. O meglio, campo libero per chi non ha rispetto del luogo sacro che è anche un bene dell'Umanità, essendo stato inserito tra i diciotto monumenti patrimonio dell'Unesco.
C'è chi ci gioca al pallone e chi "decora" le pareti della chiesa settecentesca con frasi e scritte anche oltraggiose. Ieri due segnalazioni, una dei giovani di Youpolis e l'altra di Mario Chiavola, consigliere comunale uscente da poco nella lista "Il Megafono".
Sia i giovani dell'associazione che il consigliere denunciano atti di vandalismo. In particolare i giovani segnalano la presenza di nuove scritte sulla facciata della chiesa, dove da poche settimane fa si erano conclusi i lavori propri di ripulitura.
«Si potrebbe dire oltre al danno la beffa: non solo un appello al rispetto del patrimonio artistico cittadino non è stato ascoltato, ma addirittura non c'è stato nemmeno il tempo di completare un restauro per ritrovarsi il solito problema» - scrive in una nota il laboratorio dell'associazione Youpolis.
«Si tratta di una cosa insignificante, rispetto alle panche deturpate diversi mesi fa con scritte riguardanti dichiarazioni amorose - fatto denunciato con un primo comunicato dell'associazione - ma è grave la questione di fondo: non sono passati nemmeno due mesi dalla riconsegna alla città della facciata della Chiesa, riqualificata e ripulita dalle precedenti scritte, che qualcuno si è nuovamente divertito graffiando e scrivendo qualcosa ai lati del portone centrale. Un perseverare di continui atteggiamenti scorretti: come ci è stato spiegato anche da monsignor Tidona, parroco della Cattedrale, nonostante i divieti si continua a giocare a pallone sul sagrato, sia durante il periodo del restauro - quando è capitato di vedere numerose pallonate urtare i ponteggi - sia adesso che si rischia di colpire i fregi appena riqualificati». Attaccato alla chiesa, il monumento ai Caduti. Chiavola denuncia che, ieri mattina, è stato notato qualcuno ha abbattuto, nella notte, una delle basi delle ogive che cinturano il sito, scaraventandola a terra.
Chiavola chiede che nella venga realizzato un impianto di videosorveglianza. L'amministrazione da lui sostenuta, tuttavia, da tempo assicurava l'intervento, che a quanto pare non è stato ancora attivato. Il parroco, don Carmelo Tidona, da anni chiede la realizzazione di una cancellata per proteggere la chiesa e il sagrato, ma anche in questo caso non c'è stata alcuna risposta.