Ragusa

Giovedì 28 Novembre 2024

Infrastrutture, anno zero, a rischio la «superstrada»

RAGUSA. È da Ragusa che la Cgil Sicilia lancia l’allarme sulle infrastrutture siciliane e della provincia iblea. Ieri in città il neo segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, i segretari generali della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino, e della Filt Cgil Sicilia, Franco Spanò, ed i segretari generali di sei provincie (Ragusa, Siracusa, Catania, Messina, Enna e Caltanissetta). La Cgil ha denunciato una vera e propria emergenza infrastrutture in Sicilia. I numeri snocciolati hanno fatto vedere come ci sia una differenza tra Nord e Sud. Ma l’allarme vero e proprio lo ha lanciato Tarantino: «Il governo nazionale ha rimodulato, un taglio del 20%, dei fondi Fas. Rischia il progetto di finanza della superstrada Ragusa-Catania (mancano all'appello 100 milioni di euro) e la società aggiudicatrice l'opera non ha firmato la convenzione del project financing. Ma c'è di più. Boatos provenienti dai centri di gestione di spesa dei fondi dubitano sulla fattibilità dell'opera. C’è il tentativo di rimuovere l'opera perché considerata complementare, antieconomica rispetto all'autostrada Siracusa Gela che passerà anche da Ragusa collegandola con Catania attraverso questa via parallela. La Cgil si batterà contro questa idea ove dovesse emergere perché al danno del deficit infrastrutturale non si può aggiungere anche questa beffa». Su questo versante il quadro si completa con l'aeroporto di Comiso che il 30 maggio dovrebbe essere aperto. Cosa manca? Al momento oltre gli aerei, che devono arrivare e partire, una rete viaria degna di questo nome che colleghi tre provincie siciliane con l'aeroscalo. I fondi anche qui sono in rosso e il tesoretto dei fondi ex Insicem non basta. Nuove dai lotti 6,7,8 che collegano via autostrada Rosolini a Modica. Fonti dell'assessorato regionale alle Infrastrutture confermano che entro giugno 2013 partiranno le gare. G.N

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