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Consiglio comunale, martedì il voto sull’aumento dell’Imu

La tassa, esclusa la prima casa, passerebbe per tutti al nove per mille

RAGUSA. Mentre al governo nazionale s'infiamma la polemica sulla cancellazione dell'Imu, con la proposta più accreditata di "congelare" la rata di giugno almeno per la prima casa, a Ragusa l'amministrazione comunale ci riprova. Dopo la proposta dei mesi scorsi di aumentare la tassa sugli immobili, proposta bocciata dal consiglio comunale, il commissario, Margherita Rizza, ha trasmesso al consiglio una delibera per l'innalzamento dell'Imu al 9 per mille per tutti, eccezion fatta per la prima casa che rimane al 4. La precedente delibera del consiglio fissava quella della seconda casa al 7,6. Nella delibera, il commissario spiega che «l'avvenuto sforamento del patto di stabilità interno per l'anno 2012 pari a 2.090.000 euro, rende indefettibile una attenta programmazione finanziaria e tributaria finalizzata al raggiungimento del saldo obiettivo finale del patto di stabilità e che a tal fine occorre procedere a un incremento delle entrate del Comune oltre che all'individuazione di possibili tagli sulle spese». Inoltre, la Rizza spiega che i tagli nei trasferimenti statali per il 2013 e il 2014, sulla base anche delle "sanzioni" per lo sforamento, saranno di oltre tre milioni di euro. I tagli nei trasferimenti regionali si aggirerebbero sugli 870.000 euro. Da qui, come spiega la delibera, la necessità di aumentare l'Imu per rispettare gli equilibri di bilancio. Martedì il consiglio dovrà affrontare la spinosa questione. Un voto "pesante" in piena campagna elettorale. Duro il commento del candidato sindaco Gianni Iacono: «La proposta di aumento dal 7,6 al 9 per mille dell'Imu per la seconda casa è l'ultimo inaccettabile atto dell'Amministrazione Dipasquale, Cosentini e Rizza che in un gioco degli specchi e delle parti sta coinvolgendo sempre più un consiglio Comunale a maggioranza passivo e complice a compiere anche questo gravissimo e dannoso atto».

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