SANTA CROCE CAMERINA. Le aree più sensibili di Santa Croce saranno monitorate «h 24». Quaranta telecamere, più le 15 già presenti, avranno il compito di controllare tutto il territorio e alcune aree extraurbane. Tra due mesi l’impianto sarà pienamente operativo. La ditta "Daby servizi integrati” di Roma, con i fondi del Pon Sicurezza, si è aggiudicata la gara d’appalto per un importo pari a 197 mila euro. «Saremo in grado di controllare la città e alcune aree sensibili – assicura il vice sindaco Francesco Corallo -. La videosorveglianza dovrebbe garantire maggiore sicurezza ai nostri concittadini e alle imprese che, in passato, hanno subito atti delinquenziali». Santa Croce diventa uno dei Comuni della provincia più controllato. Il finanziamento complessivo servirà a ripristinare anche le videocamere fuori uso. Specie in piazza Vittorio Emanuele e nel quadrilatero del centro storico. Le registrazioni saranno tenute sotto controllo da una sala operativa del comando della polizia municipale. Fra le linee strategiche del Pon Sicurezza vi è la diffusione di un approccio integrato alla sicurezza e alla cultura della legalità, anche attraverso interventi di prevenzione e controllo che migliorino sul territorio le condizioni di sicurezza e legalità per favorire crescita sociale ed economica. «In quest’ottica si inserisce la realizzazione di sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio – aggiunge il vice sindaco di Santa Croce – uno strumento operativo efficace che servirà da supporto al lavoro delle forze dell’ordine». Le telecamere - di contesto, di osservazione e sensori di rilevazione transiti - sono localizzate prevalentemente in punti sensibili come aree urbane, aree a vocazione commerciale e turistica. I dati vengono utilizzati in tempo reale da parte degli operatori delle forze dell’ordine e della polizia locale.