RAGUSA. Dare valore aggiunto al latte ragusano la vera ricchezza del territorio. E raggiungere la grande distribuzione in maniera più organica e diretta attraverso un percorso economico “condiviso”. Il progetto voluto da Coldiretti e Ragusa Latte ha trovato il pieno sostegno di Fai, la filiera agricola italiana. «Si tratta di un progetto articolato in tre fasi – spiega il direttore della coldiretti ragusana, Gerardo Forina - vogliamo valorizzare il latte fresco che rappresenta una grande ricchezza per il territorio e puntare molto sul latte Uht con un marchio che ne identifichi la tracciabilità e la provenienza. Un certificato di garanzia ben impresso in etichetta per il cittadino consumatore. Il nostro obiettivo è superare le logiche di appartenenza e di divisioni e raggiungere l’obiettivo finale, la grande distribuzione, in maniera più organizzata, così come abbiamo fatto con l’ortofrutta». Il terzo step del progetto prevede la valorizzazione del formaggio ragusano dop. «In altre realtà – aggiunge il direttore Forina - in pochi conoscono le peculiarità del tipico formaggio ragusano Dop. Vogliamo, d'ora in poi, guardarci attorno per fare conoscere e vendere il nostro formaggio». Partner del progetto la Cooperativa Ragusa Latte. «Salutiamo in maniera positiva questo progetto che vuole aggregare le produzioni di eccellenza e creare un valore aggiunto alla nostra cooperativa – aggiunge il presidente di Ragusa Latte, Giovanni Schembari - in altre realtà del Nord Italia, il progetto Fai, ha sortito gli effetti sperati. Ci auguriamo che sia l’inizio di un percorso positivo per la cooperativa ma in modo particolare per i piccoli produttori che stanno vivendo un momento di grande sofferenza». La filiera agricola italiana firmata dagli agricoltori è il progetto economico di Coldiretti per un nuovo sviluppo del settore. Si basa su eticità dei comportamenti, dei prezzi e dei redditi, qualità delle produzioni, trasparenza dei processi di produzione e massima informazione al consumatore. Il marchio contiene la mission stessa del progetto: naturalità, tracciabilità, garanzia. Sono questi, infatti, gli elementi che intendono caratterizzare l’intero sistema produttivo agroalimentare.