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Donati gli organi del giovane Simone

Giovedì era sul suo scooter quando, per cause ancora in via di accertamento, ha sbattuto violentemente contro un palo della luce

RAGUSA. Simone Di Franco è morto ma alcuni suoi organi sono vivi e sono rinati ieri mattina grazie alla donazione decisa dai genitori sabato pomeriggio ed eseguita nel cuore della notte scorsa da due equipe arrivate dall’Ismett di Palermo e dal Policlinico di Catania che hanno ritenuto idonei al trapianto i due reni dello sfortunato ragazzo. Il giovane studente della classe 2 B dell’Ipsia ha lottato per due giorni tra la vita e la morte al reparto di Rianimazione del «Civile» ma alla fine non ce l’ha fatta. Il suo grave trauma cranico ha determinato un encefalogramma piatto che ha portato alla morte cerebrale che è stata certificata dai sanitari nel pomeriggio di sabato. I genitori del giovane, sedici anni ancora da compiere, Saro e Luisa, pur colpiti dal gravissimo dolore, hanno compiuto un gesto nobile autorizzando l’espianto degli organi dopo che la commissione composta dal rianimatore Luigi Rabito, dal neurologo Emanuele Caggia e dal medico legale Peppe Juvara ha dichiarato la morte cerebrale del ragazzo.
Tutto è racchiuso in meno di tre giorni. Giovedì mattina Simone era alla guida del proprio scooter quando, per causa in via di accertamento, è andato a sbattere violentemente contro un palo della pubblica illuminazione nell’affrontare la curva in salita da via Paestum, all’incrocio con via Psaumida, a qualche centinaio dall’abitazione. Simone, infatti, viveva con i genitori al civico 5 di via Paestum, da dove oggi alle 16 partirà il corteo funebre per la Parrocchia San Giuseppe Arigiano dove è in programma l’ultimo saluto al giovane studente. A celebrarlo il cappellano dell’ospedale Civile, don Giorgio Occhipinti, che in questi giorni è stato vicino alla famiglia. Ieri a casa del ragazzo e anche nei pressi del palo «maledetto» è stato un via vai di giovani amici dello sfortunato studente e delle sorelle Chiara, Miriam e Sofia. Tanti fiori, ma anche tante dediche scritte sul palo e su foglietti di carta.
Dopo l’incidente sul posto, è arrivata l’ambulanza del 118 con medico ed infermiere a bordo, avvertita dai tanti passanti che hanno assistito al gravissimo sinistro. La corsa all’ospedale dove le condizioni sono apparse subito disperate. Sei amiche del giovane hanno scritto una dedica: «Ti vogliamo bene», augurandosi il risveglio di Simone. In un altro foglietto le compagne hanno scritto «Resterai sempre con noi», firmato Greta, Frà e Giò, con un cuoricino accanto. A Simone Di Franco sono stati espiantati i due reni. Già in giornata le equipe mediche hanno proceduto all’impianto nei pazienti in lista di attesa.
L’incidente mortale è stato rilevato dalle pattuglie della Polizia Municipale. Ovviamente sulle cause vige il più stretto riserbo. L’impatto è stato devastante procurando un gravissimo trauma cranico facciale che si è rivelato letale.

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