RAGUSA. Il commissario di Palazzo dell'Aquila, Margherita Rizza, ha preso atto, con una delibera di giunta, dei progetti per far fronte all'emergenza idrica utilizzando il milione di euro messo a disposizione dalla Regione. Sulla base della relazione stilata a febbraio dal dirigente del settore Ecologia, Giulio Lettica, gli interventi previsti sono; tre trivellazioni di nuovi pozzi da realizzare a monte di quelli che oggi risultano non utilizzabili (ossia B e B1), realizzazione di condotte di adduzione che si sviluppino dai nuovi pozzi fino alle condutture di adduzione esistenti. Ed ancora una nuova trivellazione a lato di un pozzo artesiano esistente. Nel provvedimento, che fu poi propedeutico alla richiesta di finanziamento, c'erano anche un ulteriore collegamento alla rete idrica dell'Asi, la realizzazione di allacci temporanei di emergenza. Ed ancora studi geologici per l'individuazione delle aree di rispetto e di ricarica ed un programma di recupero idrico delle perdite nella rete di distribuzione esistente. In particolare, i tre nuovi pozzi, per i quali c'è un progetto definitivo, ci vorranno 510.000 euro, mentre 250.000 euro serviranno per il recupero delle perdite. La delibera di presa d'atto verrà trasmessa alla Regione per l'ok definitivo. Poi potranno partire i lavori. I nuovi pozzi potrebbero essere operativi nel giro di qualche mese. Sull'emergenza idrica interviene l'associazione «Partecipiamo», secondo cui “è calato il silenzio sull'argomento, passato in secondo piano per non nuocere alla campagna elettorale di qualcuno. Eppure migliaia di cittadini sono ancora obbligati ad acquistare acqua a mezzo servizio al costo medio di 80 euro a condominio ogni 4 giorni ed una spesa di oltre 500 euro mensili”. L'associazione chiede anche “informazioni precise sul lo stato dell'arte delle opere tanto sbandierate al vento e tanto pubblicizzate all'opinione pubblica allo scopo preciso di sminuire il problema acqua e di farne un mezzo di campagna elettorale”. DA.BO.