RAGUSA. Era diretta a Misuraca in Libia la nave turca «Osman Hasretler» bloccata sabato sera in acque internazionali da unità navali della Guardia di Finanza e dirottata al porto di Pozzallo. L’operazione, denominata «Mare Nostrum», coordinata dal procuratore della Repubblica del Tribunale di Modica Francesco Puleio e dal sostituto procuratore Gaetano Scollo, ha consentito il ritrovamento a bordo di 857 chilogrammi di hashish. Prima di essere bloccata dal pattugliatore Stanishi, che ha operato con l’ausilio di tre unità d’altura e di un elicottero, l’equipaggio è riuscito a buttare in mare una piccola quantità dell’ingente carico di “roba”. I cinque marinai turchi sono stati arrestati e, probabilmente, saranno processati nel loro Paese. Il comandante ieri ha accusato un malore ed è stato ricoverato all’ospedale «Maggiore» di Modica. L’operazione, condotta brillantemente, è stata effettuata dal Gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Trapani e Messina, con l’intervento del personale della Squadra operativa navale del porto di Pozzallo e dei militari della Tenenza, che hanno agito sotto le direttive del comandante provinciale colonnello Francesco Fallica. La segnalazione, scattata nella notte di venerdì, è stata portata a termine nel rispetto di accordi vigenti tra Roma ed Ankara per il contrasto al traffico internazionale di droga. A bordo della nave cinque uomini di equipaggio, finiti in manette, più cinque giovani aspiranti ufficiali della Marina mercantile egiziana, imbarcati per un tirocinio formativo, nei confronti dei quali non si dovrebbe procedere in quanti ritenuti estranei al traffico illegale di droga leggera. S.M.
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