RAGUSA. I disagi sembrano davvero senza fine. Nonostante le ampie assicurazioni circa la turnazione delle autobotti comunali. Mezza città continua ad essere senz’acqua e in via Togliatti e viale delle Americhe, nella zona residenziale, i cittadini, oramai esasperati, non sanno più cosa fare. «All’inizio dell’emergenza idrica – spiega Luciano Falbo, uno dei residenti – quattro mesi orsono la fornitura dell’acqua era abbastanza regolare. In momenti di difficoltà le autobotti del Comune rifornivano le villette adiacenti a viale delle Americhe in maniera puntuale. Adesso, da circa 20 giorni, la situazione è drasticamente peggiorata. Abbiamo chiesto spiegazioni al Comune per capire cosa era successo ma nessuno ha saputo darci delle spiegazioni plausibili. Sarebbe stato opportuno informare i cittadini che l’emergenza sarebbe durata alcuni mesi. Ma è mancato anche questo. Sinceramente mi sembra davvero troppo. L’intero quartiere è senza una goccia d’acqua - aggiunge il signor Falbo - con i disagi che potete immaginare». Alcuni residenti si sono trasferiti, in questo momento di emergenza, a Marina di Ragusa. «Per lavare i panni siamo costretti a fare continui viaggi nella nostra residenza estiva a Donnalucata – aggiunge Roberta Iurato – ma adesso, con l’inizio della stagione estiva, potete immaginare che senz’acqua non potremo più vivere. A casa nostra, tra l’altro, vive una disabile che necessità di cure particolari con particolare attenzione all’igiene personale». I residenti, loro malgrado, sono stati costretti a ricorrere alle autobotti private con un esborso economico non indifferernte. «Ci dovranno dire, adesso, chi pagherà le spese che abbiamo sostenuto in questi mesi - aggiunge Roberta Iurato - chi pagherà il mancato ripristino del giardino e di tutti i disagi che abbiamo subito per colpa di una pessina organizzazione del servizio». Marzia Borrometi parla di una vicenda grave che creato innumerevoli disagi ai cittadini. «Siamo stanchi di vivere in questa situazione di emergenza – commenta - dobbiamo razionalizzare il prezioso liquido che abbiamo comprato perchè l’acqua della condotta comunale non arriva più. Gli alimenti vengono consumati nei piatti e nei bicchieri in plastica per non sprecare ulteriore acqua per lavare le stoviglie. Dobbiamo anche limitarci a fare le docce e non consumare acqua per innaffiare il giardino. Qualcuno ha deciso, a spese nostre, che dobbiamo vivere in una situazione da terzo mondo».