SCICLI. Nessuno scarico di fogna dalla rete comunale sulla fascia costiera. Il Comune di Scicli taglia la testa al toro e chiarisce che l'intero sistema di smaltimento dei reflui è collegato, con una condotta unica, al depuratore di contrada «Palmintella», in zona equidistante fra Donnalucata e Cava D'Aliga, e che non esiste alcun sistema di sversamento in mare. Da giorni voci sempre più insistenti parlano di tubi di fogna che riversano a mare acque di dubbia provenienza.
L'Ufficio tecnico, settore manutenzioni, spiega che è impossibile che ciò accada. Da quando, cioè, l'ente sciclitano alla fine degli anni Novanta del secolo scorso ha realizzato uno dei più sofisticati impianti di depurazione impegnando anche fondi del bilancio ed in particolare avanzi di amministrazione che, in maniera parsimoniosa il Comune aveva "risparmiato" nel tempo. Proprio per puntare su una nuova risorsa di sviluppo per il territorio, quale il turismo con i 18 chilometri di costa che ricadono tutti in territorio di Scicli, l'amministrazione dell'ex sindaco Bartolomeo Falla, ha creduto nel nuovo impianto e ne ha realizzato l'opera. Naturalmente, una volta attivato nel suo funzionamento, sono stati chiusi tutti gli scarichi del "troppo pieno" che si trovavano sulla costa.
«Quei tubi che vengono segnalati non hanno alcuna funzione - commentano all'Ufficio tecnico - la rete fognaria è unica ed è calibrata alle necessità del territorio costiero visto che la depurazione interessa i reflui prodotti sulla fascia costiera al fine di garantire la salubrità delle acque del mare». La gestione dell'impianto è stata affidata un mese fa ad una nuova ditta per un costo di circa 560 mila euro. «Diffido chiunque a parlare di tubi di scarico di reflui a mare - afferma il sindaco Franco Susino - se si hanno le prove che il nostro Comune sverserebbe a mare i reflui delle sue borgate costiere è giusto che venga dette agi organi di competenza. Altrimenti parliamo solo in termini di allarme. E non mi pare rispettoso per un territorio. Il Comune non sversa a mare i suoi reflui».