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Lo stop all’acqua non potabile: "Non sarà immessa in rete"

Ieri l’incontro fra il deputato Nello Dipasquale e il commissario Rizza

RAGUSA. Nello Dipasquale, tornato a sedere sul "suo" divano di Palazzo dell'Aquila, anche se per pochi minuti, in veste da deputato, "convince" Margherita Rizza a fare quello che l'intera città le chiedeva. E in realtà quello che lo stesso commissario del Comune meditava da tempo: "stop" alla determina con cui, dal due aprile, si sarebbe immessa acqua non potabile per far fronte all'emergenza idrica. Ieri mattina Nello Dipasquale è stato ricevuto in Comune dalla Rizza. Al commissario, l'onorevole ha consegnato copia del provvedimento del 15 marzo scorso con cui la Regione assegna un milione di euro per fare nuovi pozzi.

La Rizza ha deciso di sospendere il provvedimento "considerato che i primi lavori utili a reperire nuovi fonti di approvvigionamento idrico procedono speditamente e che si stanno quindi determinando tutte le condizioni per superare la difficile situazione". Ed ha aggiunto: "Ho deciso di sospendere l'ordinanza da me sottoscritta il 15 marzo scorso perché sono convinta che siamo sulla buona strada. Oltre agli interventi, in fase di completamento, di allaccio alla rete idrica dell'Asi ed il nuovo pozzo di Contrada Bruscè, abbiamo infatti già programmato altre opere.

Parliamo della trivellazione di tre nuovi pozzi nella zona a monte della città, della esecuzione di allacci temporanei di emergenza presso i nuovi pozzi in fase di esecuzione all'interno di strutture sportive comunali, della realizzazione di un piano di recupero idrico delle perdite della rete di distribuzione interna al centro abitato e della predisposizione di appositi studi geologici. Si tratta, come è possibile capire, di un piano di interventi importanti che si potranno realizzare grazie al finanziamento di un milione di euro della Giunta regionale".

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