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Emergenza idrica, si leva la protesta contro il Comune

Il commissario Margherita Rizza rassicura: «Stiamo lavorando per non immettere nella rete comunale acqua non potabile»

RAGUSA. Mentre infiamma la polemica sull'emergenza idrica, il commissario di Palazzo dell'Aquila, Margherita Rizza, cercare di placare gli animi. Dal Comune fanno sapere che sono stati appaltati nei giorni scorsi e sono iniziati ieri mattina i lavori di realizzazione dell'allaccio alla rete idrica principale dell'Asi e quelli concernenti il completamento del pozzo Bruscè. Secondo le previsione dell'Ufficio tecnico comunale entrambi gli interventi dovrebbero concludersi entro venti giorni. «Il Comune con la chiusura dei due pozzi risultati inquinati, si è trovato a fronteggiare una difficile situazione. Ci rendiamo conto - afferma la Rizza - che l'emergenza ha causato e sta provocando non pochi problemi a centinaia di famiglie residenti in un ampio quartiere della città. Ci stiamo adoperando per limitare al massimo i disagi mettendo in campo tutte le risorse che l'apparato amministrativo e tecnico dell'Ente è in condizioni di fornire». Ed aggiunge: «Il fatto che abbia deciso di firmare un'ordinanza sulla non potabilità dell'acqua della rete idrica comunale che decorrerebbe dal 2 aprile prossimo, a seguito dell'apertura dei due pozzi "incriminati", non vuol dire assolutamente che allo stato attuale sia immessa nella rete idrica acqua non potabile. Per questo motivo quindi i cittadini stiano tranquilli. Dobbiamo inoltre tenere presente che i lavori in atto di allaccio alla rete idrica dell'Asi e quelli del completamento del nuovo pozzo di Bruscè, lasciano ben sperare sulla possibile ipotesi di revoca dell'ordinanza da me già firmata. I due interventi infatti consentirebbero di sopperire in buona parte al mancato prelevamento dell'acqua dai due pozzi inquinati che resterebbero pertanto chiusi. Non dobbiamo inoltre trascurare poi il fatto che il milione di euro della Regione Siciliana ci consentirà di potere mettere mano ad un piano più ampio, utile a determinare una situazione di maggiore tranquillità per la città in materia di approvvigionamento idrico. Invito pertanto tutti a non creare situazione di panico ed allarme». Si moltiplicano, intanto, le iniziative in città. Oltre trecento firme raccolte da "Partecipiamo" per dire "no" all'uso di acqua non potabile, mentre il Movimento Città chiarisce che la manifestazione in programma domani, partirà alle 15,30 da piazza Libertà. Vi aderirà anche Sel ed il secondo circolo del Pd. Netta contrarietà all'uso dell'acqua non potabile viene espressa anche da Pensare Ibleo, che suggerisce l'uso di potabilizzatori e dal Pd Circolo Tumino che ha incontrato il Prefetto. Da oggi, intanto, le autobotti vanno richieste al numero 0932/653844 oppure via mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected].

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