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A Scicli, chiusi al pubblico i siti culturali: è polemica

Il consigliere comunale del PD, Marco Causarano, parla di «ennesimo colpo alla vitalità della città inferto dall'Amministrazione Susino»

SCICLI. Siti culturali chiusi al pubblico. Scoppia il caso a Scicli dove il consigliere comunale del PD, Marco Causarano, parla di «ennesimo colpo alla vitalità della città inferto dall'Amministrazione Susino». Scaduti gli affidamenti della gestione del cine-teatro Italia e delle visite alla "Stanza del Sindaco”, alla Chiesa di Santa Teresa ed a Palazzo Spadaro. «Per il cine-teatro Italia, una chiusura annunciata dovuta alla fine della convenzione con la Cinemavision - spiega Causarano -; la proroga al gestore fino al 28 febbraio, per mettere a punto il bando di gara per la nuova gestione, è terminata e le porte del cine Italia si sono chiuse interrompendo la stagione cinematografica in corso. Stesso destino anche per i siti culturali per i quali l'Ati "Italo-Barocco", in convenzione con il Comune, nei mesi scorsi ha mantenuto aperti ai turisti ed a quanti avessero voglia di visitarli. Anche in questo caso vi è stato un bando che scadeva il 28 febbraio e non si è proceduto, per tempo, ad espletare la gara pubblica che garantisse la fruizione continuata dei siti culturali». Pronta la risposta dell'Amministrazione: «La proroga all'Ati Italo Barocco non era possibile dato che il precedente contratto non la prevedeva. Gli uffici comunali stanno predisponendo la nuova gara d'appalto, che consentirà al maggior numero possibile di partecipanti di concorrere per l'assegnazione del servizio. I siti culturali di palazzo Spadaro e la stanza di Montalbano sono aperti durante l'orario di ufficio e, a richiesta di gruppi di turisti e comitive, anche "on demand", nei fine settimana. Per il periodo pasquale, è allo studio un ordine di servizio che consenta l'apertura dei due siti principali con personale del Comune. Circa il Cine Teatro Italia, è in atto la riconsegna della struttura da parte del gestore, che dovrà essere perfezionata entro il 30 marzo. La nuova gara affiderà la gestione del cinema per un decennio e imporrà all'aggiudicatario investimenti tecnologici per oltre 100 mila euro». PI.D.

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