Ragusa

Giovedì 28 Novembre 2024

Mareggiata a Spinasanta, riaffiora il relitto a Scicli

SCICLI. La mareggiata di questi giorni ha fatto riaffiorare nel mare di Spinasanta il relitto che, due estati addietro, un villeggiante della zona, Antonio Aggius Vella, aveva scoperto nel corso di una gita in canoa, immergendosi fra la curiosità tipica del sub dilettante.
Il relitto, incagliato sul fondale ed affidato proprio ad Aggius Vella perchè titolare del ritrovamento, è affiorato a causa del movimento di sabbia che si è registrato negli ultimi quattro giorni con i violenti marosi che hanno investito la costa iblea. Ben visibili dalla riva i resti della nave che la stessa Sovrintendenza del Mare di Palermo ha avuto modo di “studiare” all'epoca del ritrovamento.

Affascinante lo spettacolo che si presenta a chi dalla riva guarda verso il mare, posizionandosi proprio sul tratto di Spinasanta a poche decine di metri dalla riva. Quello che si vede sono le punte della nave antica interamente in legno. Ben visibile anche la prua che è rivolta verso il mare aperto e l'albero è tagliato in forma ottagonale e non circolare. Si tratta di un antico veliero, la cui data è spalmata in un arco fra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, che si presume si sia arenato nella spiaggia fra Donnalucata e Cava D'Aliga nel corso di un'attività commerciale di trasporto merci a cui era adibito (a bordo tracce di laterizi).

In un primo momento si era pensato che si fosse in presenza di un relitto di epoca Thapsos (il ritrovamento è avvenuto sul fondale a poche decine di metri dalla battigia e ad una profondità di due metri) anche perchè in questa parte del litorale sono state scoperte aree di grande interesse archeologico, come i resti di un villaggio nella parte bassa di Bruca; dopo lo studio da parte della Soprintendenza del mare è stato accertato che l'antica imbarcazione era d'epoca più recente.

leggi l'articolo completo