MODICA. Simona Pitino ed Ignazio Abbate: sono le due candidature emerse ufficialmente durante l’incontro organizzato da “Modica in Movimento”, alla Domus “Sancti Petri”, sabato pomeriggio. «L’incontro, è assolutamente scevro da qualsivoglia condizionamento e colore partitico – afferma Piero Sabellini, responsabile di “Modica in Movimento” -, si prefigge infatti il ruolo di promuovere un dibattito tra i vari soggetti che vi prendono parte». Inizia con queste parole di Piero Sabellini, la serata articolata in due differenti momenti. Un primo in cui gli organizzatori hanno lanciato la “propria idea per Modica”: «Non può che essere quella di fare sintesi su un’idea progettuale e programmatica comune. Tutto ciò offrendo alla città – conclude Sabellini -, una classe dirigente giovane, nuova, pulita ed in grado di fornire al cittadino-elettore una valida ragione per tornare ad esercitare pienamente un diritto democraticamente e costituzionalmente sancito, ossia quello di votare e quindi di scegliere liberamente e consapevolmente i propri rappresentati». Successivamente hanno preso la parola gli ospiti intervenuti, comuni cittadini, rappresentanti delle istituzioni, dei partiti e dei movimenti politicamente organizzati presenti in città. In diverse occasioni il dibattito è stato “acceso”, fino a rasentare toni particolarmente concitati. Il primo di questi, sicuramente quando il deputato regionale Orazio Ragusa, ha lanciato la candidatura per l’Udc di Ignazio Abbate (fino a ieri sostenuto soltanto da due liste civiche). Dalla platea si è sollevata l’indignazione di alcuni presenti che, ad alta voce, hanno duramente espresso la propria opinione: «Non vogliamo che sia uno sciclitano ad indicarci il nostro sindaco». Altro momento “caldo”, quando Angelo Di Natale, per il movimento “Libera Modica”, ha indicato in Simona Pitino la “candidata perfetta per Modica”. Meno Ruta, già primo cittadino, ha preso la parola criticando aspramente l’eccessiva frammentazione che si sta raggiungendo in città. «Troppe auto candidature – ha commentato Ruta – stanno sorgendo. C’è pochissima voglia di costruire progetti condivisi, che vadano oltre i singoli». Altri interventi, da Nino Gerratana (che, sostanzialmente, ha espresso il proprio progetto a nome del Pdl) a Salvatore Rando, fino allo “storico” sindaco Saverio Terranova, hanno fatto emergere l’esigenza comune di una candidatura condivisa e forte, che possa essere di sintesi in un momento di particolare difficoltà per la città.