Ragusa

Giovedì 28 Novembre 2024

Ispica, fumata bianca per il presidente: la "maggioranza" incorona Quarrella

ISPICA. Colpo di scena lunedì sera in consiglio. La pseudomaggioranza che sostiene il sindaco Piero Rustico formata solo da sette consiglieri su venti è riuscita ad eleggere presidente del consiglio Giuseppe Quarrella organico alla stessa maggioranza e tra i fedelissimi del primo cittadino. Quarrella, tecnico di laboratorio all’istituto Curcio di Ispica, esponente della Lista Rustico Sindaco, subentra al dimissionario Carmelo Oddo.

A volere Quarrella presidente sette dei quattordici consiglieri che hanno partecipato alla seconda votazione dopo la fumata nera del primo scrutinio. «Svolgerò - ha commentato il nuovo timoniere della civica assise - il mio impegno consapevole della responsabilità che la carica impone in un momento non certo sereno per la nostra comunità. Invito tutti i colleghi a lavorare insieme, senza distinzione di colori o di casacche politiche, per superare la crisi economica della nostra città”. Ma l’elezione ha prodotto un fiume di polemiche.

La città si aspettava infatti un fronte comune delle opposizioni che avrebbero avuto finalmente modo di esprimere “un argine di controllo e di opposizione dall’interno” all’amministrazione Rustico. Si erano rincorse voci sulla possibilità di un accordo delle opposizioni sulla figura dell’indipendente di opposizione Giovanni Lauretta o di un accordo sul consigliere di opposizione Mario Santoro di Sviluppo e Solidarietà ma nessuno si aspettava che il sindaco Rustico riuscisse ad avere gioco così facile nell’elezione del nuovo presidente ora che la matematica del consiglio non era a sua favore.

Che è successo? Alla votazione oltre ai sette consiglieri di maggioranza hanno partecipato il consigliere indipendente non organico né alla maggioranza né all’opposizione Carmelo Oddo e i consiglieri di opposizione Roccuzzo e Muraglie del Pd, Rustico e Solarino di Leb, l’indipendente Lauretta e Paolo Monaca di Cantiere Popolare. Gli altri consiglieri di opposizione e cioè gli altri quattro consiglieri di Cantiere Popolare e gli esponenti di “Sviluppo e solidarietà” non hanno partecipato ai lavori “perché non c’era nessun accordo”.

Le opposizioni da più parti fanno sapere di aver voluto lasciare alla pseudomaggioranza condurre il gioco per “evitare di sporcarsi le mani e di avere coinvolgimenti con la pessima amministrazione Rustico” ma il dubbio di una incapacità di fare squadra si è insinuato nel sentire generale. Si rivela inoltre che i numeri della maggioranza sono scesi a sette: gli otto inespugnabili su cui poteva contare Rustico fino a qualche giorno fa adesso sono scesi a sette. Non è possibile sapere infatti se l’ottavo voto mancante a Quarrella sia stato quello di Oddo approdato all’indipendenza da entrambi gli schieramenti dopo le dimissioni da presiudente o quello di qualche scontento del fronte di Rustico, pronto a lasciarlo da un momento all’altro.

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